domenica 6 ottobre 2013

Pace, Amore, e Dialogo.

La guerra in Siria è ormai diventata oggetto di interesse mondiale a causa dell'alto numero di vittime. Anche il Papa ha preso posizione sostenendo che "La pace si afferma solo con la pace" e incitando ogni persona, fedele e non, a pensare che la fine delle guerre non è solo un'utopia

Io credo che in Siria, ormai, sia poco probabile che la guerra finisca, poiché, secondo me, lo Stato non ha ancora acquisito una mentalità pacifica, ma si ostina a reprimere i problemi con una violenza infinita, sperando che il terrore possa porre fine alle proteste. Inoltre questo metodo crudele è incentivato dall'economia che, negli Stati che vendono le armi, andrà sicuramente migliorando. 
Io penso che se il nostro mondo non fosse basato sul denaro e sul guadagno personale, le guerre in corso potrebbero concludersi con una pace senza ricorso alla violenza, e magari cessare per sempre. Basterebbe che ogni individuo pensasse al bene comune e non solo al proprio. È importante incentivare nelle scuole il dialogo che è la forma più semplice e naturale per esprimersi e discutere senza ricorrere alle armi.
È scioccante pensare che, mentre noi conduciamo una vita normale, poco distante esiste uno Stato in cui muoiono ingiustamente soldati, donne e bambini, vittime di una guerra inutile, che porterà soltanto distruzione e darà cattivo esempio. 
Nonostante questo, finché noi non saremo in grado di cambiare e prendere esempio dai grandi pacifisti del passato, le guerre ci saranno sempre e, quella che chiamiamo Primavera Araba, si trasformerà in un gelido inverno che non vede altro che morte.
                                                                            

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