domenica 27 ottobre 2013

Ho fatto la barista

Ho fatto la barista quando avevo diciotto anni, adoravo quel lavoro. Ho incontrato centinaia e centinaia di persone diverse, il mio lavoro non si limitava a riempire il bicchiere dei clienti, ma il mio compito era anche quello di ascoltarli.
Davo loro consigli di qualsiasi genere: da come togliere le macchie dai vistiti a come risolvere le loro pene d’amore. Alcune volte bastava un sorriso per far sentire meglio le persone.
 Certo non era un lavoro semplice come può sembrare, ogni volta che indossavo il grembiule dovevo dimenticarmi dei miei problemi; inoltre la pazienza era un requisito essenziale per svolgere quel genere di lavoro: ogni volta che mi si presentava un cliente insistente e noioso io ero costretta a mantenere il controllo.
Certo sicuramente molta gente penserà che far ubriacare le persone sia un lavoro svolto da gente poco raccomandabile, ma io non la penso così. Il nostro compito non è quello di obbligare la gente a bere eccessivamente, ma solo quello di tenere il loro bicchiere sempre pieno, qualsiasi sia il suo contenuto.
Ora che sono anziana, ripensando  alla mia vita, credo che se non avessi fatto la barista non sarei riuscita a fare nessun altro lavoro, amavo stare a contatto con la gente e rimpiango quei giorni perché non ritorneranno più.  Non so cosa darei per tornare indietro e rivivere la mia giovinezza, apprezzerei maggiormente le piccole cose e mi godrei al massimo ogni singolo secondo. Ogni notte nei miei sogni mi vedo ancora giovane e allegra dietro a quel meraviglioso bancone.

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