Scritto da Alessia Rossi
Guerra. Una parola abbastanza lontana dal mondo di una ragazza come me. Noi adolescenti del XXI secolo non pensiamo a questo genere di cose; pensiamo solo alla scuola, agli amici e alle poche cose che ci circondano... forse, dovremmo pensarci più spesso, perché il nostro mondo non finisce fuori dalla porta di casa nostra e un domani saremo proprio noi quel mondo.
La guerra che si sta combattendo tutt'ora è una guerra civile, una guerra tra persone della stessa nazione, della stessa terra... e per cosa? Per il denaro, per la politica... Purtroppo non ci si può sedere ad un tavolo, come persone civili e discuterne. Bisognava proprio passare ai fatti uccidendo persone innocenti, donne, bambini e anziani che non c'entravano niente?
Sul parere del presidente Barak Obama non sono molto d'accordo; capisco che voglia mettere la parola FINE a tutto questo, ma penso che non si possa portare la pace nel mondo con le armi.
Dall'altra parte, invece, c'è il Papa, che come figura religiosa non vuole assolutamente un intervento armato; ma allora che fare? Andare a combattere contro i ribelli siriani, facendo probabilmente scoppiare la terza guerra mondiale? Oppure non andare lì con le armi? Ma se davvero in Siria stanno usando le armi chimiche, perché far morire ancora più persone? Queste domande non avranno risposta finché Obama non sceglierà cosa fare. Se dovesse però scoppiare la terza guerra mondiale, penso che sopravvivrebbero ben pochi, perché al giorno d'oggi abbiamo strumenti potentissimi che potrebbero fare dei grossi danni. Senza dimenticare le tensioni tra Stati Uniti e Russia: due enormi potenze con il destino di scontrarsi (speriamo mai).
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