martedì 22 ottobre 2013

Baudelaire

Sole. Ecco la prima cosa che vidi non appena scostai un poco, le candide tende della mia stanza da letto.
Un bel caffè caldo, fette biscottate con marmellata alle pesche, colazione fuori sotto il portico, sulla mia sdraio di un giallo così vivo. Il cominciare di una giornata perfetta. Il vento che mi scompigliava i rossi capelli, che li rendeva ancor più inguardabili di qualche nano secondo prima. Rimasi incantata. Come in ipnosi. Fissavo i piccoli chicchi frantumati di caffè, che rimasero sul fondo della tazzina. Li contavo.  Diedi una voce alla cameriera Margot che, al mio strillare, accorse portando via con sé il vassoio. Mi alzai, dirigendomi con camminata elefantesca presso il bagno. Margot, aveva già preparato la vasca idromassaggio con tanto di schiuma che fuoriusciva. La perfezione. Mi immersi in  quel concentrato di “nuvole” , assolta nei miei pensieri più profondi.  Dopo essermi asciugata, raccolsi i miei capelli rosso fuoco in un soffice asciugamano. Acciuffai con estrema avidità il mio profumo preferito, Chloé. La delicatezza in un solo spruzzo. Ed ecco che aprì la trousse, afferrai il rossetto perfetto, Chanel. Mi vestii velocemente. Vestito bianco lungo fino alle caviglie, Guess. Scarpe lucide verde acqua tacco dodici, Prada. Misi qualche bracciale. Una collana in brillanti. Presi con un sol abile gesto, la borsa D&G che se ne stava sul tavolino di fianco alla porta principale.
“Margot, sto uscendo. Stasera farò tardi. Non mi aspettare.”
“Perfetto signora Baudelaire. A presto!”
Misi in moto la Porsche camera 45, sgommai andando verso il centro di Parigi.
“Salve signora Baudelaire! Bella come sempre!”
“La ringrazio Jean.”
“Che programmi ha per oggi?”
“Nulla.”
“Le va di trovarci al Café Fleur questa sera?”
“Bene, ci sarò.”
Shopping estremo da mezzogiorno, fino alle cinque di sera. Leggermente estenuante. Passavo per ogni negozio. I manichini era come se mi stessero sussurrando: “Entra,prova,compra,spendi.” Oppure “questi abiti sono fatti per te” “staresti d’incanto con questo!”. Era più forte di me. Fu così che spesi 345 euro in scarpe, gioielli, abiti da sera. Feci in tempo a tornare a casa.
“Signora, aveva detto che tornava tardi. Non le ho preparato la cena! Oddio, sono desolata! Quante borse! La prego, lasci. Le porto tutto in camera da letto signora. ”
“Margot,stia tranquilla! Stasera non sto per cena. Jean mi ha invitato al Café Fleur. Sono ritornata solo per cambiarmi!”
“Così sta d’incanto, signora!”
“Grazie Margot, sei sempre gentilissima. Ora occupati di prepararmi un bagno caldo, alle borse ci penso io!”
Era una serata calda. Il Café Fleur  strabordava di gente. Jean era là che mi aspettava da un abbondante quarto d’ora.
“Sei bellissima.”
Mi porse una rosa. Le stelle quella sera brillavano come non mai. Era una notte perfetta. Una notte stellata.





4 commenti:

  1. Mi vestì > MI VESTII
    345 euro in scarpe, gioielli, abiti da sera> forse 345000!!!

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  2. ''La delicatezza in un solo spruzzo.'' si, come quello che ti sei messa ieri da me vero? :')

    comunque, mi è proprio piaciuto! grande chicca!

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