Il trucco, i capelli, il vestito e lo stato d'animo.
Curiosità, eccitazione, emozione;
Arrivare, dunque.
Rumori di folla, intorno. Corpi e parole ovunque.
Saluti uguali da tutti, per tutti.
(Quando si crede che alla superficialità ci sia un limite)
''Chi sono? Chi sono io, e chi sono loro?''
Non pareva nemmeno nella sala, era come se guardasse tutto da fuori. Da una vetrata trasparente, da un'altra stanza, da un'altra città, da lontano. Voleva infatti essere lontano, ora. Se vogliamo, lo era.
La musica era forte. Le chiacchiere delle persone pure.
Pochi minuti dopo si trovava, come da copione, a servire drink agli invitati, dietro ad un bancone.
La musica era sempre più forte.
I pensieri le riempivano le orecchie, allora si girò.
Dietro a lei c'era uno specchio.
Per prima vide se stessa, con addosso un discreto ed elegante abito da cameriera.
Poi, il suo sguardo si posò sugli altri, quelli dietro.
Quelli che pensano a divertirsi, quelli che sorridono.
Una giovane coppia catturò in seguito la sua attenzione, erano felici, loro. Innamorati.
Quindi la giovane guardò nuovamente se stessa e questa volta vide solo un volto piangente.
molto bello :-)
RispondiEliminagrazie mille :)
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