domenica 27 ottobre 2013

Paolo

Era una fredda serata d'inverno. Ero seduta sulla mia comodissima poltrona vicino al camino e stavo leggendo una di quelle riviste di gossip, quando vidi, nelle pagine finali, uno spazio dedicato a uomini e donne che volevano raccontare un fatto molto importante che aveva scosso, in qualche modo, la loro vita.

Lessi delle lettere di alcune signore che avevano più o meno la mia età e così, presi carta e penna e iniziai a scrivere anche io.
"Salve, mi chiamo Marta.
Mi sono trasferita in un paesino vicino a Firenze circa quarant'anni fa. All'ora ero una studentessa universitaria. Studiavo lingue e, per mantenermi, lavoravo in un bar che si trovava nel mio piccolo paese.
Non mi ritenevo una brutta ragazza: avevo i capelli biondi, sempre ben raccolti in uno chignon, occhi grandi e azzurri e un viso dolce.
Una sera d'inverno stavo lavorando come al solito al banco del bar, ma entrò pochissima gente. In tarda serata, ad un tratto si avvicinò un bellissimo ragazzo. Mi chiese da bere e gli versai in un bicchiere del rum e cominciammo a parlare.
Si chiamava Paolo e aveva la mia stessa età. Aveva i capelli marroni e due occhi da mozzar il fiato.
Decidemmo di frequentarci e dopo un po' di tempo ci fidanzammo. Ero molto innamorata di lui: era dolce, affettuoso, simpatico, gentile... il ragazzo giusto per me.
Finiti gli studi ci sposammo e dopo tre anni  abbiamo avuto due figli: Gaia e Marco, due splendidi bambini.
Io iniziai a lavorare in un'agenzia di viaggio a Firenze, mentre Paolo era un manager di una ditta automobilistica che si trovava in città. Insomma, era tutto perfetto.
Ma, dieci anni fa, mio marito si ammalò di cancro e poco dopo morì.
I miei figli avevano quindici anni e dovetti crescerli da sola, mantenendo i loro studi solo con il mio stipendio.
Caddi in depressione e soltanto con l'aiuto di Gaia, Marco e dei miei parenti più cari che mi stavano sempre vicino, riuscii ad uscire da questa situazione.
Ma penso di non aver mai accettato la morte di Paolo e adesso, ogni volta che passo vicino a quel vecchio bar oramai dimenticato, rammento tutto quello che era successo quella meravigliosa sera, la sera del nostro primo incontro, piangendo e pensando che incontrando lui, sono stata la donna più fortunata della Terra."

1 commento:

  1. All'ora > ALLORA!!!
    agenzia di viaggio> agenzia di viaggi
    mantenendo i loro studi > mantenendoli agli studi

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