Elisa sostava davanti a quella finestra ormai da venti minuti.
Aveva la schiena appoggiata contro al muro, e la testa contro il vetro. Guardava in modo ravvicinato le gocce di pioggia scendere in modo obliquo, e intanto pensava: garrivano i suoi pensieri come fossero bandiera. Nella sua mente un solo chiodo fisso: la convocazione per quel master importante negli Stati Uniti.
Ancora non poteva crederci. New York. Nueva York. La "Grande Mela". Energia, passione. La città che non dorme mai. Svegliata per un attimo dai suoi pensieri si avvicinò al tavolo in cristallo per afferrare il telecomando dello stereo; poi, con un rapido movimento, lo accese facendo partire il primo brano della lista.
"Vorrei comprare una strada
nel centro di Nuova York
la vorrei lunga e affollata
di gente di ogni età..."
Elisa immaginava già il caos, le notti, i cieli di quella città. Immaginava le sue orecchie abituarsi al rumore della metropolitana, alle urla dei passanti. Chiudendo gli occhi le sembrò di vedere tutte le luci colorate, i turisti col naso all'insù alla volta dei grandi grattacieli. Immaginava le corse sotto la pioggia, i musei al lunedì mattina. Vedeva la città di notte, i palazzi illuminati e le piazze colme di gente. Gli artisti lungo le strade che proponevano ritratti e caricature buffe. Immaginava di salire sull'Empire State Building di notte e vedere New York tutta illuminata dall'alto, convinta di avere il mondo nelle proprie mani e provando nello stomaco una strana sensazione di gioia. Fantasticava sui pomeriggi passati a Central Park, con un buon libro in mano e le anatre, in un laghetto, che scrutavano con perplessità in attesa di cibo. E poi ancora immaginava Broadway, Times Square, Ground Zero. Le ciambelle della mattina prese da Dunkin' Donuts, le passeggiate lungo la "5th Avenue". I giovedì sera allo stadio a vedere le partite di baseball, il "sentirsi a casa" passando attraverso la Little Italy. Immaginava Halloween, Natale e il Giorno del Ringraziamento. Il Crysler Building e l'Hotel Plaza.
Collezionava ricordi di eventi non ancora accaduti e scattava fotografie a luoghi che non aveva ancora visitato.
:-)
RispondiEliminava bene