Salve a tutti i lettori del quotidiano "La Stampa", sono il lupo "cattivo" della fiaba di cappuccetto rosso.
Finalmente dopo un' infinità di anni posso raccontare la mia versione dei fatti, e farvi capire come è stato ingigantito l'accaduto.
Tutto iniziò una mattina d'estate: il sole era alto e splendente nel cielo, le fronde degli alberi erano verde smeraldo e rigogliose, e una bambina paffutella vestita in rosso stava parlando con l'acerrimo nemico degli animali: il cacciatore.
L'uomo le stava dicendo di stare attenta alle creature che vivevano nella foresta e di non prendere alcuna scorciatoia perché era facile incappare in lupi feroci e cattivi.
Nonostante tutte le raccomandazioni dell'adulto cappuccetto rosso decise di prendere la strada più breve, che conduceva alla casa della nonna.
Secondo voi cosa avrei dovuto fare? Lasciarmi scappare un'occasione simile? Mai per nulla al Mondo, il cacciatore che nella fiaba era l'eroe che salvava cappuccetto rosso e la nonna dal lupo malefico, nella realtà era il responsabile dell' uccisione di molte delle mie prede e quindi ero costretto a cibarmi di erba e uccellini.
Di conseguenza seguii la bambina, l' agguantai e la mangia in un sol boccone.
Alla fine della vicenda il cacciatore mi catturò, mi aprì la pancia e salvò la bambina lasciandomi morente vicino al fiume dove fui curato dalle guardie forestali.
Questo è ciò che è realmente accaduto! Non mi sono né travestito da nonnina né ho ingannato la bambina!
Ero solo un giovane lupo molto affamato pronto a qualsiasi cosa per riuscire a guastare della carne tenera e fresca.
Quindi vi prego di non credere a tutte quelle storie che vi sono state raccontate sin da bambini sul lupo cattivo che vi avrebbe mangiato, ma di iniziare a pensare che ero solo un povero lupo accecato dalla fame.
Mi sono piaciute sia la storia sia il modo come hai scritto il post! Molto originale!
RispondiEliminaGrazie mille Fede!
Eliminabrava Lucrezia! e povero lupo!
RispondiEliminasuppongo che "guastare" stia per "gustare"...