domenica 30 dicembre 2012

LA NEBBIA SI SCIOGLIE IN FIGURE DANZANTI...

Giacomo, un ragazzino di dodici anni, la scorsa estate trascorse le vacanze in una località marittima.
Appena arrivato decise di girovagare un po’ nella zona collinare vicino al mare e, mentre stava facendo delle perlustrazioni nel bosco,  si accorse di essersi perso: si trovava in una radura senza sentieri intorno e gli unici “rumori” che riusciva a sentire erano i suoni della natura. Dapprima la paura lo avvolse poi, vedendo e sentendo la tranquillità intorno a lui, si calmò e provò a pensare come ritrovare la strada per tornare verso il paese. Gli venne, però, un moto di curiosità verso la natura che lo circondava, verso i suoni che percepiva. Iniziò a cercare di collegare i suoni alle fonti: gli animali, le foglie degli alberi mosse dal vento, il ruscello con alcune piccole cascatelle,…. Si dimenticò, quindi, del timore di essersi perso e si immerse nella natura: non l’aveva mai ammirata così, come un “tesoro nascosto tutto da scoprire”!
C’era molto caldo ma le fronde degli alberi lo proteggevano dal sole e attenuavano la calura, c’era anche un venticello lieve che gli scompigliava la chioma dei capelli…
Quella che sembrava inizialmente una brutta esperienza diventò una delle migliori che Giacomo avesse mai fatto: si trovava lì, solo, a contatto diretto con la natura e questo pensiero lo affascinava, lo faceva sentire libero, gli permetteva di non pensare più ai suoi problemi. Lì poteva essere un pirata, un avventuriero, una creatura fantastica le cui gesta erano narrate nei libri che adorava leggere. Si sentiva come il protagonista di un racconto tutto da scrivere e da inventare, di un film tutto da immaginare. In quel luogo “magico” nessuno avrebbe potuto disturbarlo, deriderlo, poteva essere pienamente sé stesso.
Le acque del ruscello luccicavano al sole così decise di fare il bagno: con entusiasmo si immerse in quell’acqua limpida e pulita e riuscì a vedere i pesciolini nuotare, tutti di diversi colori.
Giacomo si divertì tantissimo e giurò a sé stesso che avrebbe cercato di ripetere quell’esperienza almeno mille altre volte nella sua vita.
Verso sera capì che doveva trovare il modo per tornare prima che facesse buio. Ascoltò con attenzione e gli parve di sentire abbaiare il suo cane, provò a seguire quel suono e si ritrovò in un sentiero che portava verso il paese.
Quella sera, prima di addormentarsi, ripensò alla giornata trascorsa e provò tanta nostalgia. Capì che molto spesso ciò che si dà per scontato nasconde segreti bellissimi, basta guardarlo con occhi diversi…

1 commento:

  1. va bene.
    un consiglio: molto spesso ciò che si dà per scontato nasconde segreti bellissimi, basta guardarlo con occhi diversi… prova a farlo anche con la scuola! ;)

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