venerdì 28 dicembre 2012

La storia del lupo

"Ancora! Vogliamo ancora una storia!" "E va bene..."
Una sera, stavo girovagando affamato per la foresta quando a un certo punto vidi una bambina, bellissima, indossava una mantellina rossa. Aveva dei lunghi boccoli biondi, due occhi neri come la pece e una pelle chiarissima... mmm che buona, ne ricordo ancora il sapore.
Decisi quindi di ingannare la fanciulla ingenua. Mi avvicinai a lei, attento a non fare movimenti bruschi, per non spaventarla. Le dissi:" Buonasera, cosa ti porta qui a quest'ora? É quasi buio!" Lei mi rispose con una voce talmente sottile che pareva spezzarsi :"Sto portando la cena alla mia nonna, che abita al di là della foresta, poverina, é malata" "Perché non le porti dei fiori? Guarda come sono colorati! Profumeranno la casa della tua nonna". La bambina inizialmente mi guardò, il suo sguardo sembrava quasi scavare nei miei occhi, per un momento pensai che non avrei mai potuto uccidere una creatura cosí meravigliosa... ma la fame poi prese il sopravvento. Non appena la piccola si chinò per cogliere i fiori, corsi veloce attrversando l'intera foresta e giunsi finalmente a casa della nonna. Entrai e la divorai, poi indossai alcuni scomodi vestiti... quanto mi erano stretti!!! Ma tendevo a essere molto teatrale all'epoca quindi mi adeguai.
Sentii poi bussare alla porta e chiesi con voce piú mielata che potessi:"Chi é?" dall'esterno giunse unae, la riconobbi immediatamente" Sono Cappucetto rosso!" "Entra pure cara" dissi io. Cercai di scoprirmi un po' il viso e la bimba disse:"Ma che occhi grandi che hai!" trovai la risposta piú stupida al quesito:"Per guardarti meglio" "E che orecchie grandi che hai!" "Per sentirti meglio" "E che bocca grande che hai!" "Per divorarti in un sol boccone" . La mangiai tutta intera. Poi mi addormentai... del mio risveglio ricordo solo i viso della splendida bambina, quello della nonna e di un altro uomo ma non lo riconobbi; alla fine morii." Adesso fatemi lavorare piccole canaglie! Prima che finisca in un cerchio peggiore di quest'inferno!"

Cosí il lupo ora si trovava nel cerchio dei golosi, senza mangiare e senza bere perché in vita aveva pensato solo a quello.

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