Era una di quelle mattine di primavera, quelle dove c'è il cielo azzurro e dove i fiori sono nella loro piena meraviglia.
Stavo passeggiando tutto solo nel bosco, tirando qualche calcio qua e là ad un sasso, quando ad un certo punto, sentii una bambina con una tenera voce che canticchiava qualcosa.
Non cacciavo da settimane.
Appena sentito questo dolce suono mi nascosi dietro un albero, spiandola.
La bambina aveva in mano un cesto e indosso una vestina rossa col cappuccio. Da lì decisi di soprannominarla 'Cappuccetto Rosso'.
Si fermò di colpo. Smise di cantare. Si guardò intorno.
In quel momento ho pensato "Ecco, mi ha visto".
Si chinò sul prato e ricominciò a cantare dicendo:"Porterò questi fiori alla nonna, lalalala..così sarà ancora più contenta, lalalala..". L'avevo scampata.
Si rialzò, stava per oltrepassare l'albero dov'ero nascosto e la fermai di colpo. Le chiesi dove andava così contenta. Lei mi rispose che doveva andare dalla nonna. Io le consigliai una "scorciatoia", per arrivarci più in fretta. Vidi che inizialmente era un po' titubante nel seguire il mio consiglio. Aveva un'aria così seria che mi spaventò.
Aveva le sopracciglia aggrottate, gli occhi socchiusi, la bocca sigillata. Uno sguardo da horror.
Poi mi sorrise di colpo e disse:"Va bene, farò come dici tu: prenderò quella strada". E se ne andò.
Se devo essere sincero, secondo me quella bambina era inquietante; ti fassava negli occhi e 10 secondi dopo faceva un sorriso a 32 denti. Mi fa venire i brividi solo a ripensarci..va beh..vado avanti a raccontarvi.
Ovviamente arrivai prima di lei dalla nonna. Bussai. Lei mi rispose:"Avanti", ed entrai. Appena la vidi la ingoiai senza che lei potesse nemmeno dire "Ma..". Mi misi la cuffia e la veste della nonna e mi infilai nel letto. Circa 10 minuti dopo arrivò anche Cappuccetto. Entrò e mi guardò ancora negli occhi. Si avvicinò. Fece una faccia dubbiosa. Si avvicinò di nuovo e mi scrutò meglio. Giuro che se si fosse avvicinata ancora un po' le avrei starnutito in faccia..mah, dettagli..per fortuna si allontanò!
Mi diede il cestino che aveva con se e tirò fuori i fiori. Me li fece annusare. Tirò indietro la mano e la ri-allungò come per dire "Prendili".
Dovevo capire che era una trappola.
Avvicinai la mano come per afferarli. Lei mi prese la mano, me la tirò. Finii fuori dal letto. Caddi sul pavimento. Cappuccetto rosso mi diede tanti di quei calci nella pancia, che mi fece rigettare fuori la nonna. La bambina mi guardò ancora con quello sguardo assassino. Bastò quello per farmi correre fuori dalla casa e fuggire il più lontano possibile.
Ed ora sono ancora qui..in cerca di qualce preda.. Però da questa esperienza ho imparato una cosa: mai fidarsi delle bambine!
che bimba terribile...
RispondiEliminaattenta: qualce> qualche