Era proprio vero, stavo
invecchiando, non riuscivo più a cacciare nemmeno uno scoiattolo, ma cosa ci
potevo fare?
Un giorno mentre ero nel
mio solito prato per raccogliere nocciole e bacche di cui nutrirmi, qualcosa
catturò la mia attenzione. C’era qualcosa di rosso che si muoveva fra i fiori.
Mi avvicinai di più, era una bambina!
Finalmente avevo trovato
la mia preda, ma dovevo giocare d’astuzia, così finsi un incontro puramente
casuale con quella creatura.
Le chiesi gentilmente se
si era persa e lei mi rispose che stava andando da sua nonna malata. A quelle
parole mi sentii vibrare la coda di eccitazione, due in colpo solo pensai.
Mi offrii di accompagnarla
fino dalla nonna, ma non potevo entrare nella casetta insieme a lei, non sarei
riuscito a mangiarle tutte e due contemporaneamente, così arrivati ad un bivio proposi
una gara. Le dissi che io avrei preso la strada più lunga.
Quella fame mi aveva dato
una forza che pensavo di aver perso da tempo, corsi a perdifiato fino alla
casetta e bussai. Mi finsi Cappuccetto rosso, e quella vecchia ingenua mi
lasciò entrare, la mangiai in un sol boccone, mi infilai i suoi vestiti e corsi
a nascondermi nel suo letto.
Quando arrivò Cappuccetto
mi finsi la nonna e lei non mi riconobbe, dentro di me stavo ridendo della
stupidità dell’essere umano.
Mi fece delle domande a
proposito dei miei occhi e delle mie orecchie, aveva notato qualcosa di
insolito. Appena mi chiese come mai avevo la bocca così grande risposi
alzandomi dal letto: “Per mangiarti meglio!” e così feci.
Ero così soddisfatto della
mia intelligenza, e non avevo più fame! Ma tutto quel mangiare mi fece sentire
terribilmente stanco così mi addormentai nel letto della nonna.
Dormivo così profondamente
che non mi accorsi che nel frattempo era entrato qualcun altro. Quando mi
svegliai ero in una grotta, mi stupii così tanto di vedere mio fratello che in
un primo momento pensai che fosse ancora un sogno.
“Quanto sei stupido, ” mi disse,
“anche se non trovi carne da mangiare non significa che devi mangiare i sassi”.
Non capivo cosa intendesse,
mi guardai la pancia e vidi una cucitura che mi partiva dall’ombelico fino al
petto e chiesi che cosa mi era successo. Mio fratello rispose che lui e il suo
branco mi avevano trovato in un prato con la pancia gonfia. Quando avevano
provato ad alzarmi si erano accorti che ero terribilmente pesante e che avevo
un taglio sul ventre. Nel tentativo di risistemare il taglio notarono che avevo
dei sassi nella pancia e me li avevano tirati fuori uno ad uno e poi mi avevano
ricucito.
Non ho mai capito come
fosse successo, ma da quel giorno, credetemi, mangio solo bacche e nocciole
nonostante veda ancora ogni tanto saltellare per il bosco una piccola bambina
con una mantella rossa svolazzante da far venire l’acquolina in bocca.
E' stupendo Nut :D
RispondiEliminaÉ bellisssimoooo!
RispondiEliminamolto gradevole
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