Era quasi il crepuscolo, e un lupo dal folto pelo grigio era piuttosto affamato, aveva passato l'intera giornata a cercare cibo nella foresta.
La foresta impetuosa, si stendeva sino a un piccolo paesino, il lupo dunque non ebbe altra scelta, e decise di avviarsi per il sentiero che giungeva fino ad esso, in speranza di imbattersi in qualche imprudente fanciullo. Tra i cespugli il lupo scorse in lontananza una piccola figura rossa... proprio ciò che aspettava. Lui astuto pensò che doveva rendersi amichevole alla sua preda, per non farsela sfuggire. Cosí con movimenti lenti e eleganti si avvicinò alla fanciulla. La piccola portava con sé un cestino e il lupo le chiese:"Cosa c'é nel tuo cestino?" la bimba esitò ma poi con un sussurro rispose:"C'é una focacccia e un po' di zuppa per la mia nonna... é malata" . Il lupo capí che la bambina non si fidava delle sue parole, cosí nella sua acuta mente ascogitò un piano...:"Guarda che bei fiori ci sono lungo il sentiero, alla tua nonna farà piacere riceverne alcuni, hanno un profumo cosí buono!" disse il lupo. La fanciulla lentamente si chinò, ne colse un bel mazzolino, ma quando si voltò il lupo non c'era piú. Intanto lui attraversava correndo tutta la foresta, sapeva dove abitava la nonna della sua piccola preda. In effetti non fu difficile trovarla, era l'unica casa che si trovava alla fine del lungo sentiero. Il lupo giunto davanti alla piccola casa entrò e senza esitare un momento divorò la nonna. Finito lo spuntino prese una vestalia e una cuffia e li indossò, poi andò a riposare. Bussarono alla porta :" Chi é?" chiese il lupo dall'esterno giunse una lieve vocina:" Sono cappuccetto rosso" cosí si chiamava povera bambina:" Entra pure!"disse il lupo. Il lupo alzò lo sguardo
e Cappuccetto rosso disse:" Ma che orecchie grandi che hai!" "Per sentirti meglio" " E che occhi grandi che hai!" " Per vederti meglio!" " Ma che bocca grande che hai" " Per mangiarti meglio!" Il lupo affamato divorò la bambina e finalmente sazio cadde in un sonno profondo. Non appena aprí agli occhi si sentiva come delle pietre nello stomaco, si rialzò dal letto e con grande stupore vide la nonna, cappuccetto rosso e un cacciatore che lo guardavano. Il povero lupo cercò di uscir dalla casa ma cadde e morí, preda del suo stesso inganno.
Prof, spero che il racconto vada bene...mi sono concentrata sulla parte del lupo ma il lupo non é il narratore. Perché sennò come faceva a narrare la propria morte?
RispondiElimina...dal paradiso dei lupi, ad es.!
Eliminail racconto è buono, ma doveva essere narrato in prima persona.
Ho rimediato, ne ho scritto un altro ma non dal paradiso... Dall'inferno!!!
Eliminamolto bello! brava :)
RispondiEliminabellissimo fabi :DD
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