mercoledì 31 luglio 2013

Lezioni di vita.

"Children, don't play with children you don't know": ogni mattina le stesse parole, in tono più lamentoso che autorevole, e che la vastità della spiaggia inghiottiva e disperdeva senza eco. I due ragazzi, un maschio e una femmina, erano avvezzi a riceverla come un segno di stanco commiato che significava, in sostanza, "fate il comodo vostro e non seccate”.
I due cugini in realtà, Gale e Clary, avevano sempre mal interpretato il richiamo dei loro nonni inglesi.

Ogni anno, i due ragazzi venivano spediti dai loro esasperati  genitori, qualche settimana in vacanza dai nonni. Questi si impegnavano a portarli in spiaggia a Sennen tutti i giorni, pensando di poterli tranquillizzare…ma non potevano trovare luogo meno adatto a due ragazzi troppo vivaci ed espansivi.
Gale trovava sempre il modo di nascondersi in una cabina per poi spuntare fuori all’improvviso per terrorizzare un’anziana signora; Clary invece, si divertita a schizzare l’acqua del mare a qualsiasi sfortunato bagnante, le si rivelasse nei paraggi. Entrambi amavano accostarsi a ragazzi sconosciuti per creare gruppi di “disordine” e rovinare la giornata a chiunque si fosse palesato in spiaggia.
A fine giornata venivano sempre ammoniti dai parenti, più stanchi che arrabbiati, ma fondamentalmente non serviva a nulla sgridarli perché il giorno seguente avrebbero puntualmente ripetuto le stesse azioni, infierendo su chiunque altro.
Quel pomeriggio ventoso invece, Gale e Clary erano stati costretti a passare la giornata sotto l’ombrellone, senza poter coinvolgere qualcuno nei loro dannosi piani.
Dei ragazzi però, molto più grandi di loro, avevano osservato per giorni il loro comportamento, ed avevano deciso di fargliela pagare cara.

Michael e Jack, i due giovani vendicatori, si accostarono a Gale per proporgli un po’ di sano divertimento in riva al mare.
I suoi nonni gli avevano impedito anche solo di avvicinarsi con Clary alla riva, visto che le onde erano così forti che avrebbero potuto spingerli a largo, ma di certo questo non avrebbe fermato i due incoscienti cugini.
Approfittando della distrazione dei loro controllori, Clary e Gale sgattaiolarono via insieme a Jack e Michael, per iniziare a giocare a racchette vicino al mare (come i due sconosciuti ragazzi avevano proposto).
Molte volte Michael aveva tentato di far cadere la pallina in mezzo alle rapide onde, ma costantemente questa veniva spinta da un’onda in una parte sicura della spiaggia, impedendo ai due ragazzi di concludere il loro piano.
Con sorpresa di Michael e Jack, fu proprio a causa di Gale che Clary finì trasportata a largo da una grande onda.
Per riuscire a prendere la palla, il cugino spinse Clary in mezzo al mare, lasciando che venisse trascinata via dal moto continuo delle acque.
I due ragazzi, spaventati da ciò che era appena successo, fuggirono via, lasciando Gale da solo, mentre urlava dalla disperazione e tremava per la paura di perdere l’adorata cugina.
Sentì il cuore esplodergli in petto quando, per un momento, non vide più Clary da nessuna parte.
In un secondo la ragazzina riemerse boccheggiando, cercando inutilmente di non affondare tra acque profonde.
Gale, paralizzato dal terrore, rimase sorpreso quando scorse il nonno gettarsi di corsa in acqua per riuscire a salvare la nipote.
Grazie ad un’intrepida azione, nonno Alfred, che sempre i due ragazzini avevano criticato per l’immensa severità, salvò Clary da morte certa.
Gale continuò a piangere isterico per ore, incolpandosi di tutto ciò che sarebbe potuto accadere.
I due nonni, al posto di gridare furiosamente, come mai avrebbero fatto, per il loro stupido comportamento e per aver ignorato il loro avviso riguardo al “non giocare con ragazzi sconosciuti”, si limitarono a stringere forte tra le braccia i due nipoti, sorretti dall’esatta convinzione, che, per una volta, Gale e Clary avevano imparato una lezione, quasi a spese della vita.
Ed era proprio così.
I due cugini, mai e poi mai avrebbero più disturbato i bagnanti della spiaggia o giocato con sconosciuti.

Si sarebbero limitati alla compagnia reciproca, divertendosi a scherzare insieme ai nonni, sotto l’ombrellone, in quelle travagliate settimane estive. 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.