venerdì 19 luglio 2013

Finalmente, un nuovo inizio.

L'altro giorno, esaminando le mie carte, ho trovato nello scrittoio la copia di una lettera, spedita da circa un anno ad un vecchio compagno di scuola:
Simone. Quella lettera me l'ero praticamente dimenticata, non ci speravo più in una sua risposta, così mi ero rassegnata alla perdita di un caro amico. “Caro Simone, non so nemmeno da dove cominciare, ma credo di dover partire facendoti le mie scuse. Sono stata una stupida, è vero. Non mi rendevo conto che prendendoti in giro, avrei perso un'amicizia così importante. Forse perché ero solo un'adolescente, non capivo che prima o poi, continuando così, avrei perso tutti i miei amici. Ma ora che sono passati quasi due anni, comprendo quello che ti ho fatto, e non puoi sapere quanto io mi senta in colpa. Vorrei solo poterti rivedere senza nascondermi, senza scappare. Vorrei che tutto tornasse come prima, le risate insieme e tutte le stupidate che combinavamo ogni giorno. Pensavo di essermi liberata di questo peso dopo così tanto tempo, ma non è così. Ora, con questa lettera, ti chiedo solo se ci possa essere ancora speranza di restaurare la nostra vecchia amicizia. Quando e come vorrai. Aspetterò tutto il tempo necessario e ti penserò sempre. Con affetto. Serena.” Rimisi in ordine la scrivania e riposi la lettera sul tavolino di fianco al sofà. Andai in cucina a farmi una tisana per rilassarmi. Mi sdraiai sul divano e guardai la TV tutta la sera, poi mi addormentai verso le due di mattina. Mi svegliai quasi all'ora di pranzo. Ripensavo ancora a quella lettera e la guardai. In quel momento suonò il campanello. Svogliata andai ad aprire. “Sì? Chi...?” non riuscii a finire la frase. Davanti a me apparve l'ultima persona che avrei mai pensato di trovare sulla porta di casa mia. Era proprio Simone. Ci guardammo per un po' con le lacrime agli occhi senza sapere da dove cominciare. All'improvviso lui mi venne vicino e mi strinse forte. Cominciammo a piangere a dirotto stretti in quell'abbraccio che significava molto più di tante parole.

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