sabato 20 luglio 2013

back to school


L'altro giorno, esaminando le mie carte, ho trovato nello scrittoio la copia di una letta, spedita da circa un anno ad una mia vecchia compagna di scuola: era destinata alla mia compagna di banco. Mi sedetti sulla poltrona, con un poco di fatica, accesi la lampada
e mi misi un paio d'occhiali da vista, dato che la vecchiaia si faceva sentire…

''Carissima,
chissa' se ti ricordi di me, sono passati venti anni ormai;
Il mese scorso c'e' stata una cena di classe ma non ti sei presentata, mi sono un poco preoccupata.
Spero tutto bene... fatti sentire qualche volta, mi piacerebbe fare una chiacchierata con te, sui nostri lunghi anni al liceo.
Quando eravamo a scuola, dicevi sempre che sarei invecchiata da sola, con tanti gatti da sfamare, ebbene, ora sono felicemente nonna. Ho due nipotini bellissimi: un giorno te li devo far conoscere. Per i gatti, avevi ragione, mi tengono compagnia quando mio marito è al lavoro, io sono in pensione già da due anni.
Non so bene cosa dirti, non so niente di te ora, sarai sicuramente cambiata, hai ancora quei lunghissimi capelli biondi che tutte le ragazze della classe ti invidiavano?
Ho talmente tanti ricordi della mia adolescenza, che quando me ne viene in mente uno, mi scappa sempre un sorriso.
Una volta, al compleanno di C. ci siamo chiuse in bagno, tu dovevi truccarmi, ma non la smettevamo di ridere, senza un perché... rammenti?
E quando in gita a Roma, al primo anno, eravamo sempre in ultima fila, e se parlavamo, dicevamo soltanto frasi del genere… ''scusa se non parlo ma sono stanchissima'' o ''quanto manca?'' o ancora ''mi porti in braccio?'' ?
Mi manca tantissimo il 'cappuccino' delle macchinette del primo piano, e a te sicuramente i 'kitkat' al cioccolato fondente.
Ti ricordi quando prendevamo in giro la bidella? e quando una volta mi ha sentita? l'imbarazzo e ancora vivo in me…
Vorrei tornare al passato, dove mi invitavi a casa tua per 'studiare' cinese con te, e mi offrivi tantissimo cibo da mangiare, così finivamo sempre per abbuffarci solo di crepes.
Certo, abbiamo litigato parecchie volte, ma quando ero triste, non so come, tu me lo leggevi in faccia. Eri l'unica, davvero. E così, facevi una delle tue solite pessime battute e se non riuscivo a ridere, allora mi consolavi davvero.
In tutti quegli anni siamo cresciute parecchio, alcuni criticavano i nostri cambiamenti, alcuni non ci conoscevano, ma alla fine abbiamo superato tutto, insieme. Ovviamente.
Non ti nascondo che ho gli occhi lucidi, adesso;
quindi se vedi qualche macchia o sbavatura su questa lettera, sai il perché.
Erano tempi magnifici i nostri, chissà se ogni tanto ci pensi pure tu, a tutti i guai che abbiamo combinato, in quegli anni.
Spero in una tua risposta, ovunque tu sia e con chiunque tu sia. Ti auguro sempre il meglio,

M.

P.s. Qualora mi volessi venire a trovare, il mio indirizzo è scritto sulla busta. Spero di aver scritto correttamente il tuo, e che tu legga al più presto questa lettera, mi manchi davvero.''

Cercai un fazzoletto, per asciugare gli effetti dei ricordi. Tirai un forte sospiro e guardai in direzione di Tommi, il mio gatto, che era beatamente nel mondo dei sogni, giovane.
Improvvisamente suonò il campanello e...

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