La notte del 30 agosto 2039 un'ondata di caldo eccezionale soffocava gli Stati Uniti. Il termometro a New York segnò i 42°; a mezzanotte tutte le docce emisero un ululato di agonia, e il rantolo delle tubature annunciò che l'erogazione di acqua era sospesa fino alle otto di mattina.
Orm ai New York era cambiata:
non era piú come ai bei vecchi tempi in cui questa città era LA città per eccellenza. Tutto decadeva e New York non era piú come un tempo: gli abitanti erano meno di un milione e mezzo e ormai la maggior parte delle persone che abitavano lí erano criminali o gente molto povera, per questo il tasso di criminalità era uno dei piú alti del mondo. Tutto ciò era cominciato con la crisi del lontano 2008 e la situazione andò degenerando nel 2015 fino ad arrivare a queste condizioni. Il governatore aveva cercato in tutti i modi di far rialzare la città, soprattutto cercando di risparmiare, e tutte le notti faceva spegnere l'erogazione dell'acqua.
In quella notte uggiosa Gianni non riusciva a dormire dopo essere stato svegliato dal fischio delle docce. Gianni era un ragazzo di vent'anni che viveva nell'ex metropoli. Era seduto sul pavimento, davanti alla finestra e aspettava che arrivassero le 9 per poter andare a lavorare al bar sotto casa, dove, regolarmente, non c'era nessuno; poi, finito il lavoro, usciva con i suoi amici e la sua fidanzata. Tutti i giorni erano cosí, sempre la stessa routine, e, ormai da qualche giorno, stava pensando di andarsene, lontano da quella città maledetta, lasciare tutto e partire per chissà dove; lasciare la mamma tanto amata e i fratelli, ricostruirsi una vita aldilà dell'oceano Atlantico.
Una lacrima di amarezza gli rigò il volto, con calma, quasi fosse al rallentatore, si alzò da terra, prese il suo zaino, lo riempí con qualche vestito, tutti i soldi che aveva, cellulare; lasciò un piccolo biglietto per la famiglia con scritto "CIAO, IO PARTO :)", uscí di casa e si diresse al porto silenziosamente, aspettando la prima nave per chissà dove.
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