- "Children, don't play with children you don't know": ogni mattina le stesse parole, in tono più lamentoso che autorevole, e che la vastità della spiaggia inghiottiva e disperdeva senza eco. I due ragazzi, un maschio e una femmina, erano avvezzi a riceverla come un segno di stanco commiato che significava, in sostanza, "fate il comodo vostro e non seccate". Così i bambini venivano lasciati liberi per tutta l'estate, potevano fare qualsiasi cosa e loro anno per anno avevano collezionato una serie di avventure una più incredibile dell'altra. Adesso, diventati grandi, i due fratelli raccontavano le storie delle loro emozionanti estati nella casa sul mare ai loro figli. Questi, eccitati dalle storie sognavano la grande casa, dove, un tempo i loro genitori trascorsero la loro adolescenza. Quando arrivò l'estate i due fratelli decisero di portare a sorpresa i bambini nella casa sulla spiaggia per un mese. Ogni mattina i due fratelli ripetevano la stessa frase, con la stessa aria indifferente dei loro genitori, lasciando credere ai piccoli di essere completamente liberi di vivere le loro esperienze, senza sapere che i genitori erano vicino a loro, pronti ad aiutarli nelle difficoltà.
PER ASPERA AD ASTRA Classe I B LINGUISTICO Liceo Ginnasio Statale"DANIELE MANIN" CREMONA. (ex allievo agente daniele manin agente blogger)
domenica 28 luglio 2013
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