In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a quanti la notte aveva sorpreso in viaggio: cavalieri e dame, cortei reali e semplici viandanti. Passai per un ponte levatoio sconnesso e bussai alla porta. Passarono dei minuti prima che un'anziana signora dall'aria molto stanca mi aprisse la porta. Era forse la donna più vecchia che io avessi mai visto: numerose rughe le increspavano il volto, la schiena sembrava ingobbita dai numerosi anni e il suo modo di camminare era lento e incerto, capii perché ci inpiegò così tanto ad aprirmi.
La vecchietta mi condusse all'interno del castello. Camminammo a lungo, il castello era veramente enorme e ogni corridoio era interminabile. Colsi l'occasione per guardarmi in torno: i muri e i soffitti era decorati da meravigliosi dipinti che ritraevano antiche divinità e splendide ragazze.
Ad un certo punto l'anziana signora si fermo e mi fece cenno di entrare.
La stanza era piccola ma arredata con gran gusto: c'era un grande letto, una specchiera molto bella e decorata, una sedia di velluto rosso e un ritratto.
Ringraziai la signora e andai subito a letto, il mio viaggio era stato lungo.
Sentii un rumore, era simile ad un grido. Pensai subito di essermelo immaginato. Lo udii ancora, allora decisi di andare a vedere. Alcuni raggi lunari illuminavano i corridoi, ma rendevano ancora più spettrale il castello.
Pensavo di trovare un cadavere ogni volta che dovevo girare, ma invece nulla.
Ecco il grido che diventava sempre più forte e dentro di me cresceva sempre più la paura. ad un certo punto sentii tre tonfi, pensai che la mia vita fosse finita... Poi aprii gli occhi e mi ritrovai nella mia camera. Era stato tutto un sogno. Qualcuno stava bussando alla porta, era la vecchia signora. Non ero mai stato così felice di vederla.
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