domenica 1 settembre 2013

La mia prima casa


Mi sento sempre attratta dai posti dove sono vissuta, le case e i loro dintorni… Mi ricorda quando giocavo con le mie amichette. In ogni nuova casa in cui andavo ad abitare, avevo sempre delle amichette. Beh, la prima casa non si scorda mai, no?! Una casa che si trovava alla fine della città, verso la campagna. Isolata, o meglio, il condominio era isolato. Secondo me non l’ho mai scordata perché è la più bella in assoluto. Eravamo dodici. Dodici cassette postali. Dodici case. Dodici garage. Dodici citofoni. Ma soprattutto, dodici famiglie. Era un’antica casa padronale, all’epoca, con annessi i fienili. Ora, ci sono case. Case meravigliose, ma la cosa più meravigliosa è il parco. Un parco immenso. Fantastico. Un parco che ne ha viste di cose… Ha visto giocare a ‘fare le mamme con i passeggini’, ha visto me essere rincorsa da mia mamma, ha visto le mie amiche cadere, e non solo fisicamente; ha visto noi ridere, ha visto noi correre, ha visto noi. Al solo pensiero mi cade la lacrimuccia ancora adesso. Ci ho passato l’infanzia in quella casa. Mi ricordo le cene, i pranzi, le feste di compleanno, le feste… beh, altre feste, le passeggiate, le grida, i gavettoni, la canna dell’acqua che parte a tutta velocità e finisce nelle case di tutti, il mio pino, che ora è più grande persino di Agrid, i cani che corrono, le tenda da campeggio, la piscina, nascondino… Tantissimi ricordi. Dovreste vederla. E non lo dico solo perché è stata la mia prima casa, ma perché piacerebbe a chiunque, sono sicura. Sono ancora attratta da lei, mi fa ritornare bambina. Dicevano ‘la casa è dove si trova il cuore’. Ecco perché il mio non l’ho ancora trovato, è rimasto là, bambino, nella speranza che ritorni a riprendermelo e rimanga là una volta per tutte.

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