Mi sento sempre attratta dai posti
dove sono vissuta, le case e i loro dintorni… Mi ricorda quando
giocavo con le mie amichette. In ogni nuova casa in cui andavo ad abitare,
avevo sempre delle amichette. Beh, la prima casa non si scorda mai, no?! Una
casa che si trovava alla fine della città, verso la campagna. Isolata, o
meglio, il condominio era isolato. Secondo me non l’ho mai scordata perché è la
più bella in assoluto. Eravamo dodici. Dodici cassette postali. Dodici case. Dodici
garage. Dodici citofoni. Ma soprattutto, dodici famiglie. Era un’antica casa
padronale, all’epoca, con annessi i fienili. Ora, ci sono case. Case meravigliose,
ma la cosa più meravigliosa è il parco. Un parco immenso. Fantastico. Un parco
che ne ha viste di cose… Ha visto giocare a ‘fare le mamme con i passeggini’,
ha visto me essere rincorsa da mia mamma, ha visto le mie amiche cadere, e non
solo fisicamente; ha visto noi ridere, ha visto noi correre, ha visto noi. Al solo
pensiero mi cade la lacrimuccia ancora adesso. Ci ho passato l’infanzia in
quella casa. Mi ricordo le cene, i pranzi, le feste di compleanno, le feste…
beh, altre feste, le passeggiate, le grida, i gavettoni, la canna dell’acqua
che parte a tutta velocità e finisce nelle case di tutti, il mio pino, che ora
è più grande persino di Agrid, i cani che corrono, le tenda da campeggio, la
piscina, nascondino… Tantissimi ricordi. Dovreste vederla. E non lo dico solo perché
è stata la mia prima casa, ma perché piacerebbe a chiunque, sono sicura. Sono ancora
attratta da lei, mi fa ritornare bambina. Dicevano ‘la casa è dove si trova il
cuore’. Ecco perché il mio non l’ho ancora trovato, è rimasto là, bambino,
nella speranza che ritorni a riprendermelo e rimanga là una volta per tutte.
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