Mio fratello

Il mio disgraziato fratello ha sempre avuto tante pretese nella vita, e da piccolo non mi lasciava mai in pace a volermi raccontare tutte le sue storie e sogni di ragazzo. Io non sapevo neanche di cosa parlasse, ma per calmarlo facevo quella funzione di ascoltare i suoi discorsi e applaudirlo, in quanto ero il fratello minore.

A volte stavo delle ore ad ascoltare le sue chiacchiere e mi annoiavo a morte. Volevo solo dirgli di smetterla, però non ne avevo il coraggio. Sapevo che l'avrebbe presa male. Un paio di settimane dopo se ne andò di casa dopo una violenta lite con nostro padre. Era furioso, fece le valigie e si trasferì in un'altra città senza neanche salutare. Il giorno dopo lo chiamai, per sapere se andava tutto bene. Mi disse solo che stava molto meglio lontano da casa e che era felice così.
Dopo qualche tempo cominciai a sentire la mancanza dei suoi discorsi, dei suoi sfoghi. Non sapevo come far passare il tempo, ora che mio fratello se n'era andato. Mi sentivo completamente solo, non avevo nessuno con cui parlare. Arrivavo a casa da scuola e la casa non era più accogliente come una volta. I miei genitori litigavano in continuazione. Non mi parlavano mai, se non per sgridarmi per ogni piccola cosa. Allora una sera, stanco di quella situazione, chiamai mio fratello. Questa volta era abbastanza felice di sentirmi, lo intuivo dalla sua voce. Chiacchierammo per tutta la notte. Era da tanto che non ci parlavamo e avevamo così tante cose da dirci. Dopo quella serata decidemmo che un giorno a settimana ci saremmo chiamati per sentire le novità e sfogarci. Il rapporto con mio fratello è decisamente migliorato. A volte mi chiedo come dev'essere vivere una vita da figlio unico. Pensavo che avere un fratello fosse più brutto, in quanto i miei genitori non mi compravano mai niente di nuovo. Si limitavano a darmi i giochi di mio fratello, i suoi vestiti. Solo quando se n'è andato ho capito quanto sono fortunato. Avere un fratello è la cosa più bella del mondo.