A vederla luccicare tra le colline sulla stradina di campagna, la giardinetta rossa piena zeppa di bambini e bambine, nella fattispecie sembrava venir fuori da una di quelle famiglie felici che, appena possono, i pubblicitari infilano nei loro filmati. Ecco, la mia famiglia è una di quelle.Mia madre insegna alle scuole elementari e mio padre è un casalingo meticoloso e ordinato. È la tipica persona che ti sveglia la mattina e ti prepara la colazione con addosso il suo grembiule bianco sporco di cibo. Comunque, la mia famiglia mi tratta ancora come se avessi due anni. Quando mia madre torna a casa dal lavoro, nel tardo pomeriggio, mi porta sempre in quella stupida giardinetta per farmi "divertire" un po'. È una tortura! I bambini ti assillano sempre con i loro inutili strilli e se dici loro qualcosa che non vogliono sentire, ti tirano dei violenti pugni alle gambe. Una volta sono stato vittima di questo supplizio e sono tornato a casa tutto dolorante. La sera, invece, è dedicata a giocare a carte o a tombola. Non posso guardare la televisione perche mia madre dice che fa male al cervello. Non dico di guardarla sempre, ma almeno la mattina lasciami sentire le notizie!
Ma poi,un bel giorno, tutto è cambiato.Un pomeriggio, quando sono tornato a casa da scuola, ho notato i miei genitori sul divano. Quandosi sono accorti di me si sono alzati, mi hanno dato il telecomando e mi hanno detto che posso guardare tutto quello che voglio. Poi la sera siamo andati al cinema, cosa che da loro non mi sarei mai aspettato. Quando siamo tornati a casa mi hanno detto che ora sono abbastanza grande da gestirmi da solo e che ormai il loro sostegno non serve più.
Finalmente! Non aspettavo altro. Adesso ho in mano la mia vita e posso viverla a modo mio. Adesso sono io il cape di me stesso e voglio dimostrare ai miei genitori di essere diventato un ragazzo responsabile.
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