mercoledì 11 settembre 2013

I segreti delle pareti.

In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a quanti la notte aveva sorpreso in viaggio: cavalieri e dame, cortei reali e semplici viandanti.
Passai per un ponte levatoio sconnesso e, attraversando un portone ben serrato da assi di legno resistente, giunsi in un ampio salone pullulante di gente.
Non volevo che qualcuno mi notasse, altrimenti i miei piani per la sera sarebbero sfumati.
Decisi di attendere l'arrivo della mezzanotte, e quindi, penetrando nei muri, mi nascosi in una stanza piena di casse di legno.
Ogni ora uscivo furtivamente ad osservare le persone, aspettando che se ne andassero a letto.
Quando, in una delle mie fughe, potei constatare che non c'era più anima viva in giro, capii che era il momento giusto per fare in modo che, a popolare il salone, fossero invece i miei simili: i fantasmi. Bastò un urlo e centinaia di anime fluttuanti uscirono dalle pareti.
Fu allora che cominciò la nostra festa. Io, insieme a qualche amico, corsi nelle camere del piano di sopra a spaventare i bambini e le loro mamme. Altri buttarono brutalmente giù dai letti i vecchi nobili; altri ancora si divertivano a far volare oggetti davanti alle ricche signore per terrorizzarle a morte.
Ogni notte, da quando arrivai, tutti i fantasmi del castello si scatenavano insieme, per poi concludere tutto con i primi raggi del sole, tornando di nuovo ad essere spiriti incatenati nei muri polverosi.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.