Premetto che parlo da adolescente.
Semplicità, sincerità, rispetto, confronto, fedeltà, sicurezza, libertà … Solo belle parole messe in fila come formiche? Con tutto il rispetto per le formiche,sono davvero concetti da cui ci discostiamo così tanto? Ognuno è libero di,non solo pensare,ma anche affermare le sue opinioni e idee?
Potrebbe essere facile,è vero, ma come si reagisce di fronte a persone,ragazzi,e ribadisco,semplici ragazzi,le creature (quasi) più spensierate, immerse nel mare dell’adolescenza, che hanno timore di dire la loro? Una bocca che si tramuta nel cappello di un aspirante prestigiatore è il mezzo da cui ognuno è in grado di estrarre i rinomati luoghi comuni con cui liquidiamo chiunque: “Parla! Non aver paura … sei libero di dire ciò che vuoi,assolutamente …”… naturalmente,allora come mai si hanno così tante difficoltà nel comunicare? Perché, che cosa ci frena dall’utilizzare illimitatamente la semplice (banale?), fantomatica libertà di dire ciò che si vuole?
Troppe domande? Forse.
Ciò di cui posso essere convinta è che l’instaurarsi di amicizie vere,non necessariamente profonde e intime, può liberare ciascuno dalla paura di esprimersi. Il rapporto è dinamico,basato sul confronto,sulla fantasmagorica sincerità, sulla (innata?) capacità di ascoltare. Ascoltare. C’è chi ascolta e chi parla. Chi parla? Ecco un altro aspetto noto a tutti: omologhiamoci siamo tutti omologati, e ciò mi spaventa,potrei sorvolare questo argomento topico,che secca un po’,insomma,è sempre presente,eccolo lì, in prima fila, il bonaccione che ascolta. Ma l’abbiamo mai sentita la sua voce, ah no lui la pensa proprio esattamente come il chimerico RagazzoCheParla. Ma no! Tutti, e dico tutti, sono liberi e, ripeto, liberi, di dire quello che vogliono. Stop. Non prendetemi alla lettera. RISPETTO.
“Credo che ridere sia il vero segno della libertà” René Clair.
Parentesi sulla citazione:
Mi ha lasciato di stucco questa frase. La farei calzare a pennello al mio personale modello di adolescente. Ridere,scherzare non riponiamo questi verbi nel dimenticatoio. Spensierati, liberiamoci del peso di mille, diecimila parole che releghiamo dentro di noi, e, al contempo, apriamoci a idee e pareri differenti.
Elisa
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