“Mameli? Ah già, quello dell’inno d’Italia!”
Tutti l’abbiamo pensato, prima o poi. Ma questo straordinario personaggio è stato anche un grande patriota, un uomo con ideali infuocati e rivoluzionari.
Ha vissuto all’epoca della Repubblica romana, uno stato sorto nel 1849 e governato da un triumvirato, ossia da tre uomini: Carlo Armellini, Aurelio Saffi e Giuseppe Mazzini. Quest’ultimo considerava la Repubblica il luogo in cui giustizia e libertà si sarebbero realizzate per tutto il popolo, ed ha diffuso la vera idea di Nazione nelle persone che aspiravano la libertà.
L’ obiettivo che questo stato si prefiggeva era anche quello di ottenere l’abolizione della pena di morte, il suffragio universale maschile e la libertà di culto.
Goffredo Mameli fu uno dei personaggi di primo piano del Risorgimento italiano, periodo fervido di attività e cambiamento, nel quale il nostro Stato conseguiva la propria unità nazionale.
Egli ha espresso le proprie idee scrivendo numerosi inni patriottici, tra i quali quello che venne scelto come rappresentativo della nostra nazione, e viene ricordato come uomo di straordinari coraggio e forza morale.
E’ morto a poco più di vent’anni, a causa di una ferita che si era procurato nella difesa della Repubblica romana.
Ogni volta che cantiamo l’inno che lui ha scritto, credendo nelle parole che pronunciamo, non meccanicamente, come una filastrocca, stiamo onorando la sua memoria; la sua, e quella di coloro che sono morti per la terra sulla quale noi ora viviamo.
Elvira
Hai ragione, molto spesso non conosciamo la biografia di personaggi importanti come Mameli; non ci interessiamo di quello per cui hanno combattuto e sono morti!
RispondiEliminaGiorgia