L’emblema tricolore

“ L’emblema della repubblica italiana venne scelto il 5 maggio 1948: fu creato da Paolo Paschetto, l’artista vincitore di due concorsi pubblici promossi nel 1946 e nel 1947. Questo simbolo è stato scelto poiché trasmettei valori che caratterizzano lo Stato e il popolo italiano..”

Ecco, questa è la descrizione che si può trovare in qualsiasi sito web digitando “emblema tricolore” sul motore di ricerca. Penso che sia unitile riportare il significato di ogni elemento di cui è composto l’emblema, poiché sostengo che  dovremmo chiederci se siamo tutti  a conoscenza del concetto che esprime questo simbolo.

Se dovessi rispondere a questa domanda, direi di no! Il 17 marzo è stato il 150° anniversario dell’ Unità d’ Italia e purtroppo non tutto il popolo italiano ha partecipato ai festeggiamenti: penso che questo basti per giustificare la mia risposta. La ruota dentata d’acciaio che simboleggia il progresso e il lavoro su cui si basa la repubblica è un elemento che compone l’emblema , per non parlare del ramo di quercia che indica la forza e la dignità del popolo italiano.. Ecco, questo simbolo rappresenta la nostra U n i t à !

Non riconoscerla sarebbe come ammettere che gli sforzi di quei “famosi mille” della spedizione guidata da G. Garibaldi furono inutili, di conseguenza affermare che l’emblema e la bandiera tricolore sono utilizzati per “mascherare” uno Stato che infondo non lo è,  e quindi smentire l’inno di Mameli. Può sembrare che io stia “andando fuori tema”,perché sono passata dalla questione dell’ emblema tricolore a quella dell’Unità, ma penso che tutto ciò sia strettamente collegato.

Concludo dicendo che se non pensiamo agli sforzi che le generazioni precedenti hanno fatto per noi, non saremo  m a i  in grado di apprezzarli e lo stesso sarà per chi ci sarà dopo di noi.

Mimoza