Beh, che dire? Chi per lavoro, chi per tenersi in contatto con persone lontane o semplicemente per “farsi i fatti altrui”, tutti fanno parte di questo social network.
Nel 2008 in Italia c’è stato il “boom” di registrazioni, molte tra queste di giovani. Questo rapido mezzo di comunicazione mostra però aspetti positivi e negativi.
Ovviamente per quanto riguarda gli aspetti positivi bisogna dire che la comunicazione è veloce e di conseguenza anche l’informazione: su facebook è sufficiente un post perché tutti o quasi vengano informati della “notizia del momento”, inoltre non dimentichiamo che molti adolescenti non si aggiornano per quanto riguarda l’attualità.
Si, è vero noi giovani dovremmo preoccuparci di ciò che accade nel nostro paese leggendo giornali, seguendo la televisione e ascoltando la radio, ma ,come dice il detto, “piuttosto di niente, meglio piuttosto”!
Passiamo ora agli aspetti negativi, il primo tra tutti : la mancanza di privacy.
Un utente può scegliere a chi mostrare il suo profilo, ma grazie alla rapidità con il quale si diffondono le informazioni, una notizia o un pettegolezzo sono alla portata di tutti nel giro di dieci minuti o meno.
Oltre alla privacy, si può dire che molti utenti spendono intere giornate online: si è verificata quasi una sorta di “dipendenza”..
E pensare che questo sito è nato come mezzo di comunicazione per gli studenti di college statunitensi, ma ora è quasi un passatempo.
Sono consapevole del fatto che non tutti approvino ciò che scrivo, ma penso che il livello di utilità di facebook si sia abbassato notevolmente, almeno per quanto riguarda l’uso che ne facciamo noi giovani.
Vorrei, però, smentire in parte ciò che viene detto su noi, cioè che non ci interessiamo alla politica. Anch’io faccio parte di questo social network e mi è capitato di vedere dei post con l’immagine della falce e il martello, oppure con il simbolo della lega, per esempio: pubblicare questi post è come scatenare la terza guerra mondiale, perché le discussioni sono infinite.
È vero che molti giovani dicono di “appartenere” ad un partito senza poi non essere a conoscenza dei suoi ideali, ma mi rallegra sapere che non tutti sono così e forse lo stesso si potrebbe dire degli adulti.
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