“United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization” o più comunemente Unesco, è quell’organizzazione estesa tra 193 paesi del mondo che si impegna a pianificare eventi quali: progetti di alfabetizzazione e di cooperazione internazionale al fine di preservare i diritti umani oltre che l’ immensa ricchezza e la storia culturale di cui siamo dotati.Nacque nel 1945, ha sede a Parigi e conta 890 siti in tutto il mondo.
E l’Italia cosa ha in comune con l’Unesco?
Il Bel Paese possiede il maggior numero di siti nel mondo, ben 45!
Inoltre conta tante altre incantevoli ricchezze naturali e culturali tra cui ben 25 parchi nazionali che permettono di inserirla al quarto posto nella graduatoria europea.
La regione italiana che vorrei approfondire in merito a questi importanti patrimoni è
Quest’isola raccoglie 5 siti Unesco: la Villa romana del Casale, l’area archeologica di Agrigento, le Isole Eolie, le città del tardo barocco del Val di Noto, Siracusa e le Necropoli Rupestri di Pantalica.
La prima è situata a piazza Armerina e fu iscritta alla lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco poiché è riconosciuta come testimonianza di una tradizione culturale riguardo allo sviluppo architettonico, tecnologico, monumentale e rappresentativo del paesaggio oltre che della pianificazione urbana. L’edificio, oggi visitabile, è provvisto di molti mosaici realizzati con ben
21 tipi di pietre di diverso colore e 16 tipi di tessere di pasta vitrea.
L’area archeologica di Agrigento include
Seguono le Isole Eolie chiamate non a caso “le sette perle del Mediterraneo”. Prendono il loro nome dal dio Eolo e due di esse sono situate lungo le pendici di un vulcano attivo. Molte persone visitano queste isole per sfruttarne i benefici offerti dai fanghi di natura solforica e fare bagni nelle piscine geotermiche.
Scendendo più a sud troviamo nella Val di Noto le tipiche città rappresentanti il culmine del Barocco europeo che si trovano però perennemente a rischio per via di terremoti e eruzioni. Esse nacquero dopo il 1693 quando un violento terremoto colpì la zona e costrinse la ricostruzione della città; dal 2002 sono riconosciute come parte del patrimonio mondiale.Per ultime, ma non meno importanti, si trovano Siracusa e le Necropoli Rupestri di Pantalica che comprendono più di 5000 tombe scavate nella roccia, fra gole a strapiombo e valli.
Oltre a queste illustrazioni specifiche su quanto è riconosciuto a livello mondiale, la Terra del Sole riserva molti altri patrimoni culturali e paesaggistici che sta a noi scoprire man mano che ne avremo l’occasione!
Giorgia
Giorgia

Un articolo molto interessante e preciso nelle descrizioni. Induce a visitare i luoghi citati. Brava !
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