venerdì 18 marzo 2011

150 ANNI: 1 NAZIONE, 5 TERRE, 0 PENTIMENTI

Torino 18 Febbraio 1861 Apertura del Primo Parlamento Parlamento italiano - Dipinto di T. van Elven

Era il 17 marzo 1861.
Il parlamento proclamò la nascita del regno d’Italia sotto la sovranità di Vittorio Emanuele II.
Da allora cosa è cambiato?
In centocinquanta anni moltissimi governi, modi di pensare, agire e certamente ben altro.

Festeggiare questa importante ricorrenza è senza dubbio nostro dovere, diritto e volontà.
Dobbiamo ricordare chi si è sacrificato per fondare questo paese, per migliorarlo e renderlo così com’è nel bene e nel male.
Dobbiamo voler festeggiare: sfruttare occasioni rare come queste per ritrovare lo spirito patriottico che sembra non legarci molto da tempo.
Presentiamoci come un paese unito non solo fisicamente, ma che non conosce contese e contrasti all’interno di sé, formato da persone che sono fiere della propria origine, storia e tradizione comune.
Pertanto accantoniamo per un giorno le tensioni politiche e le difficoltà economiche che affliggono l’Italia; destiamola da questo torpore che la avvolge e le annebbia la vista per poter scorgere un futuro prospero e condiviso!
Dice l’Inno di Mameli:
“Uniamoci, amiamoci, l’Unione e l’amore, rivelano ai Popoli le vie del Signore. ”
Prendiamolo come un valido suggerimento e prepariamoci nello spirito adeguato ad accogliere questa commemorazione.
Vestiamoci con il tricolore di speranza, pace e passione, diamo al mondo la nostra immagine reale e positiva, spartiamo successi e fallimenti consapevoli ed orgogliosi di appartenere ad un solo Popolo.

Giorgia

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