giovedì 28 febbraio 2013

Petali scuri
scricchiolano i piedi
mondo coperto

haiku

collaborazione con Nicole Caldera
pioggia di pece
infernale abisso
cado nel vuoto

Manti gelati
Un labile bagliore
Illuminante
Lingue di fuoco
Vento di mezzogiorno
Voglia di vita
Monti innevati
Timoroso silenzio
Solitudine
LE MIE LACRIME
UN SAPORE SALATO
IMMENSA GIOIA.
                                                              ODIO LA GUERRA
                                                           BAMBINI INNOCENTI
                                                                ANIME PERSE
                                                              
GIALLO COME LUI
UN EVIDENZIATORE
SOLO NEL CIELO.
ACQUA BAGNATA
IL SOLE LA RISCALDA
CALDO ARRIVA.

lunedì 25 febbraio 2013

Il Grillo parlante

Crì-crì-crì! Ciao a tutti, sono il Grillo parlante! Sì, proprio così, parlante. Sono un grillo molto, molto vecchio! Pensate, vivo nella casa del mastro Geppetto, un vecchio e povero falegname, da più di cento anni, e in tutti questi anni ne ho viste di cose!

domenica 24 febbraio 2013

Mastro Ciliegia

Mi chiamo Mastr'Antonio,sopprannominato Mastro Ciliegia per il mio naso tondo e rosso.Sono un abile falegname,lavoro giorno e notte per mantenere la mia famiglia e se non fosse per questo lavoro adesso sarei per strada senza soldi e senza casa.Un giorno mentre stavo lavorando nella mia bottega,un passante mi regalò un pezzo di legno.Era perfetto per completare il mio tavolo a cui mancava una gamba. Lo misi sul tavolo da lavoro e andai nel retro bottega a prendere gli attrezzi quando all'improvviso sentì dei rumori.Tornai vicino al tavolo e con mio estremo stupore sentì suoni che sembravano parole lrovenire dal pezzo di legno che mi era stato appena regalato.Se questo pezzo di legno poteva emettere suoni e parole,allora non serviva come gamba di un tavolo,ma poteva essere utile al mio amico Geppetto per farne un burattino.Chiusi la bottega e corsi da Geppetto."Ciao Geppetto" gli dissi "Ciao Mastro Ciliegia" "Ti porto questo pezzo di legno che mi hanno appena regalato" "Cos'ha di così speciale?" "È perfetto per te, é un pezzo di legno parlante potresti farne un burattino".Geppetto,che era abilissimo a costruire i burattini, prese il.regalo di  mastro ciliegia e inizió a lavorarlo con cura e passione costruendo un bellissimo burattino che chiamó Pinocchio che lo rese famoso in tutto il mondo.

Storia di un povero merlo.

Mi sono sempre meravigliato del successo che ha riscosso la storia di Pinocchio, quel giovane birbante. Rileggendo poi quelle che oggi sono le sue avventure, non ho potuto fare a meno di notare quanto il mio intervento sia stato banalizzato. 

Una cosa buona l'hai fatta, Pinocchio!

Ciao a tutti, io sono il pulcino di Pinocchio, beh adesso non lo sono più, sono diventato un bel gallo; ho deciso di raccontarvi come il burattino ha ucciso il Grillo Parlante e ha tentato di cucinare me.

Il "nuovo" e "ritrovato" Mangiafuoco

Buongiorno a tutti,
piccole pesti di bambini e burattini che non siete altro! Ahahah ! No, non preoccupatevi, stavo scherzando; dopo l'incontro con Pinocchio (che senz'altro conoscete tutti) sono cambiato.

Non è da tutte le volpi del mondo, poter truffare un burattino!


-T’è mai capitato di ritrovarti a pensare sempre la stessa cosa per giorni e giorni? Fino a credere che, oramai questa cosa, è diventata quasi parte di te?- chiese il mio interlocutore, nonché venerando compare di sventure, lasciandomi in uno stato di perplessità.

-Come dici?-

-Chiedevo se…-

La macchia, diventai

''SBAM''

...era solo il rumore del legno che cadde a terra: quell'ingrato di Pinocchio era tornato e si gettò a sedere per terra.

Geppetto

Ciao a tutti!!
Sono Geppetto, un povero e solo falegname, talmente solo che non più di 2 mesi fa mi ritrovavo la sera a chiacchierare allegramente tra me e me... maaah.
Vivo in montagna. in una misera casetta con dipinto, su una parete della casa, un fuoco finto!! Strano no?

Dopo molto tempo passato in solitudine, un bel giorno mi ritrovai a pensare che forse, costruendo un piccolo burattino di legno, avrebbe portato un pò di felicità e compagnia a questo indigente uomo. Non ci pensai 2 volte e così il pomeriggio stesso mi recai dal mio amico Mastro Ciliegia a comprare un pezzo di legno. La sera mi misi al lavoro!! Fabbricai i piedi, le gambe, il busto, le braccia, il viso... Terminata l'opera ero sfinito ma finalmente il mio burattino era  pronto! Ma aspettate! Mancava il nome. Che nome potevo mettergli? dissi fra me :" Lo voglio chiamar Pinocchio, questo nome gli porterà fortuna."
E così Pinocchio divenne come un figlio per me: lo istruii, lo mandai a scuola, gli comprai un abbecedario e gli ricamai io stesso i vestiti adatti a lui!
Pinocchio, però, era abbastanza biricchino! Io, per comprargli l'abbecedario, avevo venduto a basso prezzo i miei vestiti e lui cosa ha fatto?? Lo ha venduto ad un perfetto sconosciuto in cambio di un biglietto per il teatro dei burattini!!  I bambini...
Ma pinocchio seppe imparare, prima o poi, dai suoi errori e divenne un ragazzo molto intelligente, affidabile ma soprattutto onesto.

LE MONETE

Non indovinerete mai chi sono, soltanto perché sono piccola, ma voi non vi immaginate a quanto io serva in questo mondo.
Avete capito chi sono??
No!!!!
Allora mi descrivo, io sono tonda, piccolo, dorata e voi tutti mi desiderate sempre più, perché siete avidi  e volete tutto voi e soprattutto quelli che ne hanno già in abbondanza ne vogliono sempre di più, così da non lasciarne alle persone che ne hanno veramente bisogno.
Avete capito adesso chi sono?????
Sì, sei il grillo parlante.Cioè la coscienza di Pinocchio??
Come faccio ad essere un grillo parlante se sono tonda e dorata???
Allora non ho capito chi sei, me lo potresti confessare???
E va bene, io sono una moneta, una delle cinque monete che Mangiafuoco ha dato in dono a Pinocchio, purtroppo durante il mio viaggio insieme al burattino ho perduto una delle mie sorelle, grazie a due ingannatori di nome IL GATTO e LA VOLPE..
Pensavo che tutto fosse finito, ma un giorno dei tremendi uomini chiamati assassini  si misero a seguire Pinocchio per rubargli le monete che teneva in bocca.
Dopo svariate ore che Pinocchio stava fuggendo dagli assassini si dovette arrendere e venne impiccato, lasciandoci cadere a terra nelle grinfie di chiunque ci avesse trovato

Un vecchio falegname

Buongiorno a tutti, il mio nome è Geppetto e sono un povero falegname che vive la sua vita rinchiuso in casa, tutto solo, a lavorare il legno. Da tempo desideravo di possedere un fanciulletto tutto per me, istruirlo, insegnarli il mio mestiere ed educarlo per bene,ma non ne ho mai avuto l'occasione.Ma un bel giorno il mio desiderio divenne reale: il mio buon "amico" Mastr'Antonio, soprannnominato Mastro Ciliegia mi regalò un normalissimo pezzo di legno di pino. Dapprima non mi sembrava qualcosa di sbalorditivo, ma poi pensai di renderlo migliore e.di trasformarlo completamente. Incominciai a fargli labbra, orecchie, occhi, naso, gambe e braccia. Per aggiungere il tocco finale gli feci dei vestiti ricamati con cura , di colore rosso e giallo. Questo burattino, come per incanto iniziò a parlare e a camminare,come una persona. All'inizio mi spaventai,ma poi pensai,visto che sembrava davvero un ragazzo, di crescerlo con cura come un figlio e di tenermelo per sempre. La mattina dopo, mandai "Pinocchio" a scuola, con il suo abbecedario nuovo, ma invece decise di andare a diverstirsi e a combinare guai di tutti i tipi.Non mi resi conto com'era scontroso e maleducato con tutti, un giorno andò persino in prigione.Un'altro ancora tornò a casa mezzo somaro, e lo misi in punizione. Il mio sogno si rivelò una vera delusione. Una mattina però, Pinocchio mi venne incontro, e mi disse che da oggi si sarebbe comportato bene e che aveva imparato la lezione. Pinocchio mantenne la promessa, e diventò così bravo e diligente, che una sera una fata turchina gli venne incontro, e in merito per la sua lealtà lo trasformò in un bambino vero.

sabato 23 febbraio 2013

Una voce amica


Salve,io sono un grillo,anzi ero un grillo. Ma non uno qualunque, sono un grillo parlante. Ebbene si, il grillo parlante di Pinocchio. Oggi vorrei raccontarvi,dal paradiso dei grilli, la storia del burattino di legno che diventò un bambino vero.                                                                                               

UN AMICO RITROVATO

Quel giorno era partito abbastanza bene rispetto agli altri. Mi ero alzato tardi e avevo fatto una bella dormita.

La solitudine di un falegname.


La mia è stata per molto una triste ed inutile esistenza. Povero ed estremamente solo per tutti questi anni. Sentivo il bisogno di qualcuno accanto a me. Non avevo l'amore di una donna,né il calore di un figlio e nemmeno la fedeltà di un cane. Nulla. Decisi che mi sarei costruito un bel burattino,e lo avrei trattato come un bambino; almeno mi avrebbe distratto dalla mia situazione.

RIVELAZIONI

Salve a tutti voi,
sono certo che nessuno ha mai sentito parlare di me, dovete sapere che ho avuto un ruolo molto importante nella fiaba di Pinocchio, ma non sono mai stato considerato come un personnaggio importante, eppure senza di me il burattino non sarebbe mai stato creato.

Dal mio punto di vista


Salve ragazzi. Io sono un fuoco, ma non un fuoco come tutti gli altri: io sono dipinto su un muro della casa di Geppetto, un misero falegname. Gli tengo compagnia, dato che non posso certo scaldarlo come dovrei. Dalla mia parete riesco a vedere tutto quello che succede in casa e questa volta voglio raccontarvi una storia. Ma non una storia qualunque, la storia di Pinocchio.

venerdì 22 febbraio 2013

Seggiola vuota
l`anima assente
solitudine porta

pinocchio

ero un pezzo di legno ,inutile, privo di forma e senza sentimenti ,quando un giorno ,il mio amato Padre Geppetto mi diede la vita . Io sono un burattino che volle diventar bambino. I bambini voglio sempre diventare qualcosa da grandi. Da grandi. Da piccoli devono avere la possibilità di sognare e di giocare. non devono per forza essere quello che non sono devono essere se stessi. Anche rimanere burattini. Le regole, i doveri, la scuola sono necessarie, ma vanno utilizzati per essere se stessi, senza abusarne. In fondo tutti siamo o siamo stati dei Pinocchio. Non è vero che si nasce, si cresce si muore burattini, si può diventare anche altro. L’importante è essere felici della propria condizione. Per questo sono diventato un bugiardo e un impostore nei confronti di Geppetto ma mentivo perché avevo bisogno di attenzioni , cercavo di nascondere la mia malvagità , volevo rendermi migliore agli occhi di persone molto importanti . Mentire può essere quindi l'espediente più facile per evitare conseguenze dolor e per apparire a gli occhi altrui migliori di quanto siamo realmente, una tentazione tanto più forte quanto più son o importanti per noi queste persone.

giovedì 21 febbraio 2013

Buco rovente
la lava gocciolante
oro colato
Clavicembalo,         
rumore metallico
note spezzate                                                                                                                                   
Fiocchi candidi
bianche sfere fluttuanti 
faccia gelata 
 


Povero micio!

Ormai la mia vita stava andando a rotoli. Io e Volpy stavamo morendo di fame e nessuno più si lasciava abbindolare da noi, dato che erano girate certe voci sul nostro conto.
Vento tiepido
Scrosciare titanico
Il cuor sopporta
Pezzi di nubi
Allievano i dolori
Dolci sorrisi

Haiku

moiono onde 
sulla spiaggia bagnata
muoiono orme.
Brezza soffiante
Brucian i mondi oscuri
Le fiamme ardenti
Buio incombente
Brontolan le nuvole
Vita ai boccioli
Corpi danzanti
Accarezzan i visi
Brecce nel cielo
LA NOTTE FREDDA
VAGANO GLI SPIRITI
IL BUIO INCOMBE
i vetri sporchi
pulizia di pasqua
animo teso

Haiku

FOGLIE ARDENTI
ERRANTI SUSSURRANO
PRIMA DEL GELO

MORTI PER TERRA
I CAPELLI TAGLIATI
ORA SON CORTI.
PIANTE SUL TETTO
CHE TOCCANO L'AZZURRO
IL VENTO SOFFIA.

HAIKU

 Giorni di pioggia
 
 il sole ritornato
 
arriva nebbia

HAIKU

Fiocchi di neve
tristezza regalano
freddo portano

HAIKU

La neve bianca
cade velocemente
sul grande prato

HAIKU

freddo incombe
oceano di ghiaccio
il caldo cuore

HAIKU

sul muro giallo
pare piccolo il mondo
occhi di bimbo

HAIKU

Mani gelate
fiamme affievolite
cuori ardenti
IL NUOVO TABLET
ILLUMINA LA STANZA
DI LUCE NUOVA
IL GALLO CANTA
IL MONDO SI RISVEGLIA
ECCO CHE PARTO
I BiMBI MORTI
LE SCUOLE SEMPRE CHIUSE
L'IGNORANZA
LA GRANDE PORTA
HA OCCHI SULLA STRADA
E VEDE TUTTO

mercoledì 20 febbraio 2013

l'abbecedario

Era un giorno come gli altri quando un vecchio signore entró nel negozio e mi compró in cambio di una vecchia giacca, da quel momento cominciai una vita avventurosa, ma in tutti gli anni che mancai da casa mia ne sentii la mancanza.
Il primo viaggio che feci fu proprio col vecchio signore, che tutti per strada chiamavano Geppetto. Fu un lungo cammino e il tempo di sicuro non fu dalla nostra: il povero signor Geppetto dopo aver venduto la sua giacca era rimasto in camicia e tremava talmente forte che mi venne su il mal di mare. Questo piccolo inconveniente non ci fermó: io volevo dare prova di essere un degno compagno di viaggio e il signor Geppetto era determinato a raggiungere la sua meta, eravamo una grande squadra! Con grande entusiasmo raggiungemmo la nostra meta: era una piccola casetta, con un fuoco e una pentola disegnati sul cartone, un tavolo e una sedia sulla quale era seduto un mini signor Geppetto. Il mio compagnio di viaggio mi posó sul tavolo, penso che volesse farmi ammirare meglio il panorama ma io ero esausto e appena il signore si giró mi addormentai.
Il giorno seguente fui svegliato dal mini Geppetto che tutto contento mi prese sotto braccio e insieme uscimmo: era il mio secondo viaggio! Il giovane aveva molto entusiasmo e io cominciai a pensare che mi avrebbe portato in un luogo chiamato scuola dove molti altri miei amici mi attendevano ma il mio compagno venne attirato da una musica allegra che a parer mio prometteva solo guai. Seguendo il suono della musica arrivammo all'entrata di una tenda dove su uno sgabello stava seduto un ragazzotto che si mise a parlare con il mini Geppetto. Il mio compagno dopo un paio di minuti mi guardó, mi abbandonó nelle mani dell'ometto cattivo ed entró nella tenda.
Cosí si concluse il mio secondo viaggio, abbandonato da un ragazzetto che non si meritava di aver avuto me al suo fianco anche se per poco tempo.

martedì 19 febbraio 2013

GRILLO VS PINOCCHIO

Ormai sono famoso nel mondo dei bambini, sono il Grillo parlante di Pinocchio!
Io e i miei simili non siamo mai stati degli animali " saggi", ma in Toscana siamo molto caratteristici.
Vivo da vent'anni nella povera casa di Geppetto, e non mi sono ancora stancato di abitarci, dopotutto mi piace molto.

L'inutile (?)

Piacere a tutti ragazzi! Mi presento,sono il grillo-parlante proveniente dalla famosissima storia di Pinocchio ... mi riconoscete? Su dai,sono piccolo,verde,porto una calzamaglia con delle bretelle,tengo un piccolo bastone e,sulla mia testolina,sta un cappello. Dunque,avete capito chi sono? Ecco,finalmente! Sono un filosofo,la pazienza la perdo raramente,ma fu proprio un particolare giorno in cui la mia collera esplose. Me ne stavo tranquillo nella mia casetta,nient'altro che un piccolo buco sui muri della casa del padre di quel maledetto burattino,Geppetto. Stavo leggendo un libro veramente appassionante,mi ci ero proprio immerso. Mi stavo immaginando tutto quanto,era come se fossi entrato in quelle pagine nere e bianche. Mentre me ne stavo tranquillo ad assaporare i piaceri della lettura,un frastuono mi distrasse completamente e riposi il libro. Uscì dal buco e vidi un bambino, no ma quello non era un bambino! Però si muoveva come se lo fosse. Era un burattino,un semplice burattino sdraiato in mezzo alla stanza,che ogni tanto sospirava. Quelli però non erano  sospiri di stanchezza, sembravano più di ...contentezza,di spensieratezza! Io,il solito impiccione, non feci in tempo a saltare giù dal muro che quella canaglia già m'aveva avvistato. Subito mi disse:" Chi sei?" "Sono un grillo,non vedi? Un grillo speciale,un grillo-parlante e non solo!" "Che vuoi da me?" "Volevo solo ricordarti di non cacciarti nei guai...i ragazzini come te che scappano di casa,che non danno ascolto ai propri genitori beh che dire,non avranno mai bene in questo mondo! Bada a te mio caro Pinocchio!". Lui proprio non voleva ascoltarmi,se ne stava lì,a fissarmi con un'espressione e con occhi che se ne fregavano altamente delle mie parole,delle mie raccomandazioni. Quel disgraziato voleva fare il vagabondo per tutta la vita,senza andare a scuola. Voleva solo mangiare,bere e dormire. Nient'altro! Quelli che facevano come lui,andavano a finire quasi sicuramente in prigione. Con un tono un po' impazientito gli dissi:" Sei proprio una socca,nel vero senso della parola!". A quel punto Pinocchio si infuriò talmente tanto che prese un martello di legno e me lo scagliò contro,tanto che io rimasi stecchito,spiaccicato alla parete. Ero e sono ancora morto,ma la mia anima e la mia ombra non cessano di vivere e di stuzzicare (aiutare) quel burattino disobbediente. Era buio là fuori e la mia ombra se ne stava accanto al tronco di un albero,ovviamente aspettava solo Pinocchio. Quando arrivò il furfantello subito disse:" Senti caro burattino, se non vuoi altri guai è meglio che te ne vai da qui e porti i quattro zecchini al tuo povero papà. Quelli che promettono di farti ricco di solito sono sempre imbroglioni,magari anche assassini!". Ma quella socca non stava ad ascoltare l'ombra,d'altronde come sempre! "Voglio andare avanti" continuava a ripetere. Il mio spirito gli diede la buona notte e si spense,lasciando la strada ancor più buia di quanto lo era prima. Quello che successe dopo non sto a raccontarvelo,provate un po' a immaginare. Sono veramente così inutile? Badate,la coscienza non è mai inutile,anche se non la si sta ad ascoltare. Un consiglio,un aiuto fa sempre bene. 









Il Gatto

É facile ingannare i bambini,ancor di piú lo é quando sono burattini...

La Socca e l'assasino

Io me ne stavo là, solo soletto, aspettando il mio turno... qualcuno doveva prendermi con sè prima o poi. Ogni tanto qualche uccellino picchiettava sulla mia testa e io con uno strillo lo cacciavo via. Venne il giorno in cui un uomo piuttosto anziano mi prese tra le braccia e mi portò via.

Ricordi di un burattino.

Ero un albero, un albero grande e maestoso che si ergeva sulla cima di una collina; i miei rami ondeggiavano al vento e i viandanti si riposavano sotto le mie fronde.
Poi arrivò l'uomo con l'accetta, che cominciò

Mi sono stufato dei bambini

Come al solito, sono odiato da tutti i bambini. I genitori mi comprano, anche spendendo il loro ultimo centesimo, e i bambini fanno di tutto per buttarmi via.

giovedì 7 febbraio 2013

La Fonte della Buona Sorte

Volevo pubblicare questa fiaba che secondo me é molto bella.....
In un giardino incantato chiuso da alte mura e protetto da potenti magie, in cima a un colle scorreva la Fonte della Buona Sorte.
Una volta l'anno, tra l'alba ed il tramonto del giorno piú lungo, un solo infelice aveva il privilegio di intraprendere il viaggio alla Fonte, bagnarvisi e ricevere Buona Sorte per il resto della vita.