Storia della scuola

Tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII, una grave crisi colpì la città di Cremona e così il Comune abbandonò il Ginnasio pubblico.

I Gesuiti entrarono in diocesi nel 1594, facendosi carico dell’istruzione di nobili e benestanti. Si stabilirono nell’area a loro donata, attualmente occupata dal Liceo classico, diedero una provvisoria sistemazione agli edifici esistenti per aprirvi le scuole.

I lavori per la ricostruzione complessiva dell’intero isolato partirono dopo qualche anno: il collegio, con varie fasi costruttive intermedie, fu terminato nel 1670.

Il 21 luglio 1773 Papa Clemente XIV soppresse ufficialmente l’ordine dei gesuiti; il collegio attraversava un periodo di crisi, e nel 1774 fu affidato ai minori conventuali di San Francesco, ma anch’essi furono soppressi nel 1798. Nell’anno 1800 la scuola passò in gestione ai chierici regolari Barnabiti, che la ressero per 10 anni fino alla loro soppressione avvenuta nel 1810.

A partire da tale data il “Liceo Ginnasio”, ora pubblico, fu gestito per un cinquantennio, prima dallo stato napoleonico, poi da quello austriaco.



Dopo la liberazione dell’Italia dalla dominazione austriaca, il 3 novembre 1859 la scuola assunse il titolo di “Regio Liceo Ginnasio” e fu quasi subito intitolata al patriota veneziano Daniele Manin (1865). 





Fu anche scelto il motto PER ASPERA AD ASTRA che rimane ancora.











Oggi, solo in seguito alla complessiva ristrutturazione dello stabile, il “Manin” ha potuto rioccupare l’intero edificio, ad eccezione del corpo affacciato su Via Ponchielli, sede del comprensorio Dugali.














Grazie alla lunga tradizione, la scuola possiede una serie di strumenti scientifici  molto preziosi: l'esempio più importante è sicuramente la sfera armillare di Francesco Divizioli scelta come logo.

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