venerdì 31 ottobre 2014

Theodor e la magia della musica

di Carlotta

Theodor è un ragazzo di 18 anni, alto e magro che vive a Los Angeles, è uno di quei ragazzi tranquilli e socievole con tutti.

martedì 28 ottobre 2014

IL CORAGGIO DEL CAVALIERE








Raimondo era un ragazzo insicuro di sé, molto timido, che non si apriva mai con nessuno.

L'uomo della melodia

La luna illuminava la città di Berlino. Era una fresca sera di primavera e Luca stava seduto sul tetto di una casa a guardare la gente che passava per le vie sottostanti.

LA MAGIA DELLA MUSICA



Questo dipinto racconta la storia di un ragazzo che ha sempre sognato di suonare il violino.

Eric e il suo violino

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Eric è un sedicenne che abita a Cremona, la città del violino. Entrambi i genitori suonano in un’orchestra da molti anni ed è così che Eric si è appassionato alla musica, ma non al genere pop o rap, come la maggior parte dei ragazzi della sua età, lui ha una forte passione per la musica classica.

L'Uomo Solitario

Gianni era un piccolo muratore di Londra.

Il violinista di Amsterdam

Darren conosceva Amsterdam come le sue tasche. Viveva lì da oltre nove anni, ma ogni giorno sembrava il primo.
Spesso girovagava senza una meta precisa, da solo. La  gente lo riconosceva, lo salutava con un cenno del capo o con un sorriso. Era diventato il giovane violinista di Vondelpark, quello che suonava nei giorni di mercato e la domenica mattina, su una panchina.

Un sogno condiviso



Era una tranquilla giornata di primavera, Alex si era svegliato ed era pronto per andare a scuola. Era felice perché nel primo pomeriggio sarebbe andato ad ascoltare il più grande violinista al mondo.

Il profumo della musica

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Matt era un ragazzo normale con questo intendo dire che conduceva una vita simile a quella di tantissimi suoi coetanei.

La passione di Edward


In una piccola cittadina sperduta nello stato dell' Oregon,

Manco si era accorto...

 

Il solitario sopra il mondo

Si chiamava Julius, era un uomo solitario, sempre barricato in casa, quasi non volesse avere contatti col mondo esterno.

la svolta di Edward

IMMAGINE NUMERO 3



Edward era un povero musicista di strada,senza casa,che viveva d’elemosine ricavate dalle sue esibizioni.

Insomma Edward aveva una vita davvero triste e solitaria.

Una sera mentre si stava esibendo davanti al famoso teatro della sua città,gli passò davanti un ricco signore che si soffermò  a complimentarsi con lui per la musica,gli diede un abbondante mancia,e gli diede un inaspettato biglietto da visita sul quale c’era scritto di presentarsi il giorno successivo all’ indirizzo indicato sul biglietto.

Arrivò il giorno seguente ed Edward si presentò all’indirizzo indicato,e si trovò davanti ad un grande palazzo,in cui lo attendevano domestiche e maggiordomi che lo portarono ad un grande soggiorno in cui c’era il ricco signor Gold.

I due si presentarono tra loro e discussero a lungo fino a quando il signor Gold spiegò di essere un famoso direttore d’orchestra e che voleva Edward nel suo gruppo di musicisti;Edward non esitò ad accettare, così cominciò la sua carriera da musicista.

Passò qualche mese e la vita di Edward prese una nuova piega,era diventato un famoso solista di violino di conosciuto in tutta la città e successivamente della provincia fino a diventare di fama nazionale

Passarono molti anni,e coi soldi ottenuti, Edward fondò una scuola di musica in onore del signor Gold

Talento dell'anima


(IMMAGINE 3)
"Jack sei un talento naturale!Il miglior musicista che abbia mai conosciuto!"

Il sogno del giovane ragazzo

C'era una volta , intonò nonna Rosy ai suoi nipotini , un ragazzo che ogni sera ,girovagava e suonava per le vie del suo paese di campagna. Tutti in quel piccolo borgo parlavano male di lui , ma nessuno aveva mai avuto il coraggio di rivolgergli la parola.
Era un giovane orfano che era stato abbandonato dai suoi genitori ed era stato trovato in un cassonetto della spazzatura da una vecchia signora che lo aveva ospitato nella sua casa.
La vecchia aveva regalato un violino al ragazzo e gli insegnava a suonarlo. Ma un terribile giorno l'anziana signora era morta e così il ragazzo era stato mandato in un orfanotrofio dove veniva maltrattato e deriso dai suoi coetanei ; cosi una sera aveva deciso di scappare. Una volta uscito da quell'incubo si sentiva libero e , finalmente , poteva dedicarsi a ciò che più amava : la musica. Così tutte le sere suonava il violino per le vie del paese e anche se pochi riuscivano a vedere la magia che si celava nel suono della sua musica, era riuscito a realizzare il suo sogno.
Nonna Rosy chiuse il vecchio libro mentre Marta e Fabio chiusero gli occhi nella speranza di incontrare il giovane ragazzo.

Un essere speciale

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Pensare che quel cavallo avrebbe potuto essere la soluzione a tutti i suoi problemi forse era troppo, pensava Elena nella sua scuderia appena fuori Monaco. Eppure lui era lì, un pochino malaticcio e debole, sembrava indifeso in mezzo a tutti gli altri puledri. Ma c'era qualcosa nei suoi occhi che le faceva intuire che non doveva fermarsi alle apparenze. Sì, sarebbe stato così, bastava solo crederci. Il piccolo puledro cominciò, pian piano, a guarire, fu curato, nutrito, rassicurato e, finalmente, riuscirono a farlo galoppare nel grande recinto vicino alla stalla,e i suoi occhi ripresero a splendere. Migliorava giorno dopo giorno e presto fu pronto per essere cavalcato. Elena, rendendosi conto che quel puledro era speciale, gli aveva riservato la sua sella più bella, che un tempo apparteneva a un grande campione. Al puledro fu dato il nome di Vittorio. Solo una cosa era ancora impossibile fare: domarlo, infatti Vittorio era davvero ribelle e nessuno riusciva ad addestrarlo, nonostante fosse uno dei puledri più promettenti della scuderia. Elena però cominciava a preoccuparsi, la fama di Vittorio era ormai arrivata lontana, tutti lo volevano vedere ma lui voleva solo correre libero nei prati immensi della campagna tedesca. Ormai la ragazza aveva perso le speranze, Vittorio non sarebbe mai diventato un grande campione. Ma un giorno arrivò Michele, figlio del fattore, che aveva una grande passione per i cavalli ma non poteva gareggiare perché aveva un problema agli arti inferiori.Quel giorno però i suoi genitori gli concessero di salire in sella all'indomabile e come per magia tra i due ci fu subito una grande intesa. Michele infatti era diventato l'unico in grado di domarlo. Fu così che i due vennero iscritti alla loro prima gara. Arrivati erano tutti così agitati e insicuri che per un attimo pensarono di mollare tutto, ma quando arrivò il loro turno la folla rimase senza parole: quei due insieme erano una forza della natura e nessuno avrebbe potuto batterli. Vinsero in mezzo alla commozione dei presenti, diventarono due campioni, i più grandi mai esistiti. E ancora adesso, dopo tanto tempo, Elena ripensa a quel giorno e a come l'amicizia e la fiducia possano compiere miracoli.