E se avessi mollato il filo?

Quando, all’inizio del nuovo anno, arrivarono sette ragazze e sette ragazzi da Atene non mi resi conto subito che, tra di essi, ci sarebbe stato il motivo della mia disperazione.

Ho sempre disprezzato ciò che faceva mio padre e la richiesta annuale di quattordici giovani da mandare nel labirinto per nutrire quella bestia. Ho sempre aspettato il momento ideale per poterli aiutare e per scappare da Creta. 
Una volta che il gruppo di ragazzi fu approdato, mi avvicinai per osservarli e vidi una faccia che non mi scorderò mai. La faccia di un giovane che rapì il mio cuore. Con discrezione chiesi il suo nome. Teseo. Oh Teseo se l’avessi saputo prima ciò che mi avresti fatto non mi sarei mai innamorata di te, ma allora era giovane, stolta ed innamorata.
Corsi di fretta verso il palazzo, ma, al posto che dirigermi verso la mia stanza, mi diressi verso gli alloggi di Dedalo. Una volta entrata lo pregai affinché mi aiutasse a far uscire vivo Teseo e gli altri dal labirinto. Dedalo all’inizio mi guardo inerme, spiegandomi che non avrebbe potuto farlo, ma vedendo che ero disperata mi disse di utilizzare un filo. All’inizio non capii, ma poi ci arrivai. 
Pochi istanti prima che spedissero i ragazzi nel labirinto, raggiunsi Teseo e gli spiegai lo stratagemma del filo. Io avrei tenuto un’estremità del filo fuori dal labirinto e lui avrebbe srotolato il resto mentre si addentrava nel labirinto per uccidere il Minotauro. Prima di consegnarli un filo gli chiesi di promettermi una cosa. Se fosse uscito vivo dal labirinto mi avrebbe portato con lui via da Creta. 
Lui me lo promise e s’infilò nel labirinto.
Passò un’infinità di tempo prima che uscisse. Intanto me ne stavo lì, con un capo di filo in mano che era la mia unica speranza sul fatto che Teseo ne uscisse vivo.
Lui uscì insieme ai restanti tredici ragazzi del gruppo iniziale vivo e salpammo via da Creta. Durante il tragitto facemmo una sosta a Delo e ripartimmo subito dopo. 
Credo di essermi assopita subito dopo essere ripartiti perché al mio risveglio mi ritrovai da sola su un’isola che venni a sapere solo inseguito che era l’isola Nasso, ma soprattutto senza Teseo.
Quell’infame mi aveva abbandonata dopo che io lo avevo aiutato ad uscire dal labirinto, ma soprattutto dopo che gli avevo mostrato il mio amore e apparentemente lui sembrava ricambiare. Scoppiai in un pianto che sembrava non finire più. Fiotti di lacrime scendevano dal mio viso. Cosa avevo fatto di sbagliato? Perché mi aveva abbandonata?
A distanza di anni questa storia continua a tormentarmi. A volte mi capita di chiedermi cosa sarebbe successo se avessi mollato il filo.