“Ti
condanno alla prigionia, con tuo figlio, nel labirinto che tu stesso
hai progettato!” Erano queste le parole che, da giorni ormai,
torturavano ogni secondo la mia mente. Quanto mai avevo aiutato
quella ragazza? Ne valeva davvero la pena? Assolutamente no, ma
dovevo pensarci prima. Ormai ero confinato all'interno di quella
struttura che metteva i brividi a chiunque.
PER ASPERA AD ASTRA Classe I B LINGUISTICO Liceo Ginnasio Statale"DANIELE MANIN" CREMONA. (ex allievo agente daniele manin agente blogger)
martedì 6 gennaio 2015
Qualcosa di inaspettato
Quella
mattina venni svegliata prima del solito: era un giorno speciale, ma
non sempre “speciale” vuol dire “migliore”.
Mai fidarsi troppo!
Io sono Arianna la figlia del re Minosse,e volevo
raccontarvi la mia storia con un ragazzo di nome Teseo.
Ecco la mia avventura e quella di mio figlio icaro
Mi chiamo Dedalo,sono un architetto e inventore conosciuto
per i miei due imperdonabili oltraggi nei confronti del re Minosse,un famoso re
cretese.
Il labirinto di Dedalo
Il re di Creta,Minosse,aveva incaricato
me di costruire il labirinto per il Minotauro,compito importante ma
che io riusci a portare a termine.Ma fui ingannato e questo costo' molto caro a m e a mio figlio,Icaro.
La misteriosa fuga di Teseo face
dubitare Minosse che mi rinchiuse me e Icaro nel
labirinto,ritenendomi responsabile della “riuscita” di Teseo.
Ma io non gliela lasciai vinta,dovevo
salvare mio figlio,dovevamo uscire da quel posto...
Costrui' delle ali con delle penne e le
attaccai ai nostri corpi con della cera.Come tutti ben sapete questo
mio piano costo' molti sacrifici,soprattutto a mio figlio che dovette
pagare con la sua stessa vita...Malgrado i miei infiniti avvertimenti
di non volare troppo in alto,Icaro si fece prendere dall'ebbrezza del
volo e si avvicino' troppo al Sole;di conseguenza il calore fuse la
cera,facendolo cadere nel mare dove mori'.Io arrivai sano e salvo in
Sicilia dove costrui' un tempio dedicato ad Apollo,in memoria di mio
figlio.La morte di mio figlio rimarra' sempre nella mia coscienza,ma
non dimentichero' mai il bene che gli ho voluto e le tante esperienze
vissute insieme.
Arianna e Teseo
Non potevo lasciarlo morire,non volevo
perdere Teseo...
Cosi' feci il possibile per aiutarlo a
sconfiggere il Minotauro,che da tempo spaventava i cittadini di
Creta.Quindi gli diedi un gomitolo di lana in modo che Teseo segnasse
la strada percorsa nel labirinto e ne uscisse agevolmente,dopo aver
sconfitto il Minotauro.Grazie a questo piccolo ma importante oggetto
il mio piano riusci' per il meglio!Decidemmo cosi' di scappare e
sposarci,ma non ando' tutto esattamente secondo i piani...
Teseo mi menti' e mi
abbandono',lasciandomi sola nell'isola di Nasso.Non avrei mai pensato
che sarebbe stato capace di una cosa simile,di abbandonarmi dopo
avermi promesso tante cose!!!
Ma per fortuna il mio dolore e la mia
solitudine non durarono a lungo.In quell'isola incontrai Dioniso ,che
dopo avermi vista cosi' disperata mi porto' via con se' e volle
sposarmi.Dopo quell'orrenda esperienza vissuta con Teseo,capi' che
Dioniso era arrivato nella mia vita nel luogo giusto,al momento
giusto.
lunedì 5 gennaio 2015
E se avessi mollato il filo?
Quando, all’inizio del nuovo anno, arrivarono sette ragazze e sette ragazzi da Atene non mi resi conto subito che, tra di essi, ci sarebbe stato il motivo della mia disperazione.
Una tragica vicenda amorosa
Ci sono molte leggende che raccontano la mia storia,ma solo io conosco quella vera.
Il filo che donai a Teseo
Ormai sono passati alcuni anni da quando io, Arianna, figlia del Re di Creta, mi risvegliai sull'isola di Nasso e con grande dolore scoprii di essere sola e abbandonata dall'uomo che amavo.
IL TROPPO STROPPIA
Sono Dedalo, costruii il
labirinto per imprigionare il Minotauro e aiutai Arianna nell'intento
di far sopravvivere l'amato Teseo alle grinfie dell'orrendo mostro,
io e la ragazzina riuscimmo in quest'intento ma poi Arianna fu
piantata in Nasso dall'eroe.
La verità di Arianna
In tanti conoscono la mia triste
storia, e ne raccontano diverse versioni, ma ora voglio ristabilire la verità e
raccontare come sono andate realmente le cose.
LA TRUFFA
Finalmente, ho l'occasione di farlo, posso raccontare a tutti quello che è accaduto realmente.
Ecco come stanno i fatti
Ancora oggi il senso di colpa mi divora, nonostante continui a ripetere a me stesso che non è stata colpa mia.
domenica 4 gennaio 2015
Piantata in asso
Che magnifica dormita! Dopo tante fatiche, un meritato
riposo era proprio quello che ci voleva.
C'è chi vola troppo in alto
Icaro, stai attento! Ricordati tutto ciò che ti ho
raccomandato prima: tieni le braccia sempre aperte, muovile come fanno gli
uccelli e, cosa più importante, non volare mai troppo vicino al sole.
Spiccammo il volo...
Credo che ormai tutti conoscano la vicenda di cui io e mio figlio Icaro siamo stati protagonisti.
Già, avete capito bene, sono proprio io, Dedalo, il famoso scultore, e oggi ho deciso di raccontare la mia storia, di raccontare tutto l'accaduto dal mio punto di vista.
Ciao sono Dedalo.
Mi chiamo Dedalo
e sono un famosissimo scultore e architetto, almeno, è questo quello che si
diceva su di me, vero?
Dal mio punto di vista
Tante sono le
leggende su di me, Arianna, ma adesso tocca a me raccontare i fatti fin dall’inizio.
sabato 3 gennaio 2015
QUEL GENIO DI DEDALO!
Sono Dedalo, artista straordinario e genio della scultura e dell'architettura; o almeno questo è quanto si diceva ad Atene sul mio conto.
Sono stato maestro di Talo, mio nipote, a cui ho insegnato tutte le tecniche e tutti i segreti dell'arte da me conosciuti.
Col passare del tempo però notavo che il suo talento cresceva e temevo che Talo potesse superarmi.
Un giorno capii che se non l'avessi ucciso, certamente mi avrebbe eguagliato e avrei perso così la fama e la stima del popolo di Atene.
Preso da una crescente e morbosa gelosia misi in atto un piano per liberarmi di lui e ci riuscii.
Purtroppo fui scoperto e fui portato in tribunale dove mi condannarono all'esilio.
Mi rifugiai a Creta dove Minosse mi accolse calorosamente e mi affidò il compito di costruire il labirinto dove sarebbe stato rinchiuso il Minotauro. La figlia del re, Arianna, mi chiese aiuto poiché il suo amato Teseo voleva uccidere il Minotauro ma non sapeva come sarebbe potuto uscire dal labirinto; così decisi di aiutarla. A quanto pare Teseo, grazie a me, trionfò nell'impresa.
Minosse quando venne a sapere dell'aiuto dato a sua figlia, decise di punire me e mio figlio Icaro, rinchiudendoci nel labirinto.
Dopo giorni e notti trascorsi a pensare a come evadere da quel terribile posto, capii che l'unico modo per riuscirci sarebbe stato volare. Costruii così due paia di ali, uno per me e l'altro per mio figlio. Raccomandai a Icaro di starmi accanto durante il volo e di non avvicinarsi ai raggi del sole ma quel testardo di mio figlio non mi ascoltò e si avvicinò troppo al sole; pertanto le ali fatte di cera si sciolsero, Icaro cadde nel mare e morì.
Non potete immaginare il dolore e la sofferenza che patii; nonostante ciò continuai a volare e atterrai in Campania dove costruii un tempio in onore del Dio Apollo e a lui consegnai le ali che avevano salvato soltanto me.
LA MIA STORIA D'AMORE
Ed ecco finalmente giunto il glorioso momento di narrarvi la storia di Arianna, la mia storia.
Ma partiamo dal principio: Minosse, astuto re di Creta, nonché mio padre, chiese a Poseidone di far uscire qualcosa dalle acque del mare per poterlo offrire in sacrificio al Dio.
Poseidone accettò la proposta e dal mare fece uscire un magnifico toro bianco grazie al quale Minosse conquistò definitivamente il regno di Creta.
L'animale era talmente bello che Minosse non ebbe il coraggio di ucciderlo e così, al suo posto, sacrificò un altro toro.
Poseidone, offeso per lo sdegno subito e pieno di collera, decise di vendicarsi crudelmente facendo innamorare mia madre Pasifae del toro.
Dall'unione di questi ultimi nacque il mio fratellastro: il Minotauro, metà toro e metà uomo che si nutriva solo di carne umana. Dopo averlo visto, mio padre decise di rinchiudere tale creatura in un intricato labirinto che fece costruire appositamente da Dedalo.
Ogni anno sette ragazzi e sette ragazze ateniesi venivano sacrificati al Minotauro per placare la sua fame di carne umana.
Un giorno giunse a Creta un bel giovane di nome Teseo che voleva porre fine a quelle morti ingiuste. Per farlo doveva attraversare il labirinto e uccidere il Minotauro; chiese così aiuto a me dichiarandomi il suo amore ed io me ne innamorai perdutamente.
Diedi al mio amato un gomitolo di lana in modo che, una volta ucciso il Minotauro, Teseo riuscì ad uscire facilmente dal labirinto. Fuggimmo poi insieme per recarci ad Atene e durante il tragitto ci fermammo all' isola di Nasso. Lì mi addormentai; ma al mio risveglio mi accorsi di essere stata abbandonata. Piansi lacrime amare per quel disgraziato, ma fortunatamente apparve un giovane di nome Dioniso ed io me ne innamorai, ci sposammo e finalmente vissi la mia vera storia d'amore.
venerdì 2 gennaio 2015
Le avventure di Dedalo
Sono nato ad Atene, una famosa città della Grecia, diventai un grande scultore ed architetto;
Non tutto il male vien per nuocere
Ed
ora tocca a me, l'unica donna della vicenda, raccontare ciò che
accadde anni or sono.
Popolo di Atene,ascoltami
Mi presento, sono Dedalo,
pronipote di Eretteo, re della città di Atene. Abilissimo scultore e
architetto decisi di insegnare a mio nipote Talo l'arte del mestiere.
Accadde però una disgrazia: un giorno, mentre io e mio
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