In questi anni tante parole si sono spese per dire soltanto:
“Potremmo fare questo…”, “Potremmo cambiare quest’altro”, ma queste frasi sono
rimaste nell’aria, mai scritte da nessuna parte.
Perché le scuole sono tutte in diversi punti della città?
Insomma la scuola non è solo il luogo in cui tutti gli studenti imparano e
studiano, ma anche un punto di ritrovo
per conoscere i propri coetanei e ampliare le proprie amicizie. Mi piacerebbe
che in un punto strategico della città si
creasse un vero e proprio “quartiere studentesco”, dove tutte le scuole,
divise per gradi, siano vicine e convergano su un enorme giardino a
disposizione di tutti, con magari all’interno una grande biblioteca dove si
possa studiare o semplicemente leggere un libro. La scuola poi, non dovrebbe
essere un edificio adibito ad essa, ma una vera e propria struttura che possa
ospitare tanti studenti.
Un’ altra cosa secondo me molto importante è la palestra: è un
bellissimo modo per abituare i ragazzi e i bambini a muoversi e sperimentare
nuovi tipi di sport; non ci si dovrebbe continuamente spostare per fare
attività fisica, ma la scuola dovrebbe avere almeno due o più spazi adibiti a
questo. Magari con strumenti diversi tra loro o anche uno spazio aperto per
provare nuovi tipi di sport.
In generale la scuola dovrebbe avere norme di sicurezza per
eventuali incendi o terremoti e bisognerebbe anche preparare gli studenti in
caso di necessità. Sicuramente più laboratori sarebbero graditi dagli studenti
per fare non solo lezioni di teoria, ma anche qualcosa di pratico. Essendo nel
2014, bisognerebbe sfruttare le risorse che abbiamo, come per esempio tablet,
computer fissi per ogni classe, lavagne
LIM o semplicemente, soprattutto per noi che siamo in un linguistico, un
impianto per far sì che ogni alunno, per mezzo di cuffie, possa sentire
l’insegnante di lingua che spiega o ascoltare brani in lingua per sentire
meglio la pronuncia. Ma tutte queste “nuove tecnologie NON studiano al posto
degli alunni; sono solo un modo in più per aiutarli. Mi piacerebbe anche che la
scuola fosse un ambiente pulito e che quindi gli studenti rispettino l’ambiente
facendo la raccolta differenziata o risparmiando la luce elettrica.
Per quanto riguarda le materie, sono abbastanza contenta delle discipline che
imparo, anche se alcune le ritengo ancora inutili, però mi piacerebbe
aggiungere una nuova materia, attualità, dove la prof sia più neutrale possibile nel
parlare della politica e dei fatti quotidiani che avvengono in Italia e nel
mondo. A 18 anni i ragazzi vanno a votare e nella maggior parte dei casi
chiedono consiglio ai genitori o amici più grandi perché non hanno idea di chi
scegliere o di cosa scegliere in un determinato voto. Mi piacerebbe che questa
materia insegni proprio le varie idee dei vari gruppi politici per prepararci
sin da subito al mondo del lavoro e degli adulti, perché può darsi che un domani
non ci serva saper fare le equazioni,
piuttosto che sapere quando è molta una tal persona, ma cominciare a capire le
cose concrete che davvero ci serviranno nella vita.
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