La scuola è un obbligo per tutti i ragazzi, questo è quello
che si pensa generalmente. È sbagliato, il fatto che la scuola sia obbligatoria
viene dopo al fatto che per prima cosa la scuola è un diritto di ogni essere
umano. Ogni persona ha diritto di ‘sapere’ e di avere una cultura, spesso però
gli studenti non se ne accorgono, vivono la scuola come un peso come qualcosa
di inutile e non si rendono conto della sua importanza. Conosco fin troppi
ragazzi che preferirebbero non andare a scuola e che pensano non sia
nient’altro che una perdita di tempo. Con questo pensiero, che purtroppo sta
diventando sempre più condiviso da buona parte dei ragazzi italiani, il livello delle scuole sia abbassa e
automaticamente anche lo spessore delle generazioni a seguire si abbasserà. Una
volta si aveva una mentalità diversa, perché una persona che si interessava a
libri e attualità era vista con ammirazione. Adesso non più, ormai gli
argomenti di conversazione dei giovani sono solo le feste, le varie cotte
amorose eccetera. Solo cose superficiali, nessuno è più interessato all’arte e
alla poesia che sono arti destinate a morire perché non credo ci siano molti
artisti moderni, forse sì ma diminuiranno sempre di più con il tempo. La
cultura ormai non è più importante tra i giovani, perché automaticamente vieni
bollato come persona noiosa perché ti
interessi di cose da vecchi. La
scuola è inutile tanto a chi importa di quello che c’è stato prima, la storia
serve solo ad annoiarmi a morte, questo è sbagliato perché all’apparenza
sembrano cose che non ci appartengono, ma invece tutto il passato è il motivo
per cui il nostro presente si è formato in un certo modo. Ma non è importante,
sono cose troppo lontane dalla mia vita da quindicenne. Ma quando sarò più
grande e ignorante la mia vita sarà condannata a essere mediocre. Gli ignoranti
si prendono in giro, si convincono più facilmente non possono fare altro che
crederti sulla parola. La società sta regredendo stiamo tornando al principio
quando solo i nobili e i ricchi potevano permettersi una cultura e tutto il
resto della popolazione era condannata a essere ignorante. La differenza è a
che adesso tutti si possono permettere una cultura, ma non interessa più a
nessuno. Il problema secondo me non sta molto nella scuola in sé, ma negli
studenti stessi che non riescono più a interessarsi , che hanno perso ogni
curiosità e questo comporta di conseguenza a professori più disinteressati che
perdono la voglia di spiegare perché hanno la consapevolezza che tanto sarà
tutto inutile, non ci sperano più. Se gli studenti non sono i primi ad
interessarsi agli argomenti scolastici come possono pretendere di cambiare
qualcosa?
PER ASPERA AD ASTRA Classe I B LINGUISTICO Liceo Ginnasio Statale"DANIELE MANIN" CREMONA. (ex allievo agente daniele manin agente blogger)
giovedì 20 marzo 2014
mercoledì 19 marzo 2014
cosa vorresti dalla scuola?
Quando qualcuno mi fa domande sulla scuola, su come va e sulle materie, io sono sempre timorosa del giudizio che potrebbero farsi su di me e quindi tendo a rispondere in modo generale.
Ciò che ci serve.
Sono dell'idea che la scuola non siano i professori, il personale o la struttura in sè, ma noi studenti.
Scuoleggiando
Ogni alunno ha qualcosa a che dire sulla propria scuola, tutti. Ognuno pensa che la propria scuola sia la più difficile, che tutti i professori siano dei poveri esauriti, che le bidelle mangino troppo e che la segreteria sia più simile ad una casa di riposo per malattie senili.
Società = Scuola.
La scuola è il luogo in cui i ragazzi passano la maggior parte del loro tempo.
Alcuni "secchioni" frequentano addirittura dei corsi pomeridiani per approfondire l'argomento che tanto li ha affascinati in classe. Altri, sfuggono alla scuola come i gatti all'acqua, e non riescono proprio a trovare una ragione che li spinga ad affrontare ogni giorno professori isterici, bidelli che si lamentano per le troppe ore di lavoro, e compagni di classe decisamente fastidiosi, anche se quest'ultima affermazione è soprattutto un pensiero dei "secchioni", che considerano irritante ogni intervento sciocco che comprometta la loro amata lezione su Manzoni.
Eppure, la scuola è questa, e, anche se c'è chi lo nega, lo è sempre stata.
Al giorno d'oggi però, bisogna ammettere che ogni equilibrio s'è ribaltato, e, se un tempo erano presenti solo i professori più illustri e gli alunni più laboriosi accuratamente selezionati, ora, a causa dell'economia e della società, chiunque può andare a scuola, volente o nolente, e gli insegnanti non sono più "quelli di una volta". Credo, però, che sia errato e inopportuno paragonare la scuola di oggi a quella d'altri tempi, poiché è cambiato l'intero contesto sociale.
Vorrei che, per primi, cambiassero gli studenti, diventando un po' più maturi e razionali. Solo così i professori si comporteranno in modo diverso, giustamente.
Purtroppo, per realizzare tutto ciò è necessario fare un profondo solco nella società, rovesciare di nuovo gli equilibri, reintrodurre i valori nella vita comune delle persone e, di conseguenza, cambiarne gli atteggiamenti.
Facendo un esempio: se introducessero dei corsi liberi e gratuiti per approfondire le lezioni, si presenterebbero in pochissimi a causa delle "etichette" che alunni desiderano mantenere e dello scarso interesse generale.
Di conseguenza, "cosa vorrei dalla scuola" è un problema secondario, poiché il destino di questi istituti pubblici è solo in mano alla maggioranza della società.
Alcuni "secchioni" frequentano addirittura dei corsi pomeridiani per approfondire l'argomento che tanto li ha affascinati in classe. Altri, sfuggono alla scuola come i gatti all'acqua, e non riescono proprio a trovare una ragione che li spinga ad affrontare ogni giorno professori isterici, bidelli che si lamentano per le troppe ore di lavoro, e compagni di classe decisamente fastidiosi, anche se quest'ultima affermazione è soprattutto un pensiero dei "secchioni", che considerano irritante ogni intervento sciocco che comprometta la loro amata lezione su Manzoni.
Eppure, la scuola è questa, e, anche se c'è chi lo nega, lo è sempre stata.
Al giorno d'oggi però, bisogna ammettere che ogni equilibrio s'è ribaltato, e, se un tempo erano presenti solo i professori più illustri e gli alunni più laboriosi accuratamente selezionati, ora, a causa dell'economia e della società, chiunque può andare a scuola, volente o nolente, e gli insegnanti non sono più "quelli di una volta". Credo, però, che sia errato e inopportuno paragonare la scuola di oggi a quella d'altri tempi, poiché è cambiato l'intero contesto sociale.
Vorrei che, per primi, cambiassero gli studenti, diventando un po' più maturi e razionali. Solo così i professori si comporteranno in modo diverso, giustamente.
Purtroppo, per realizzare tutto ciò è necessario fare un profondo solco nella società, rovesciare di nuovo gli equilibri, reintrodurre i valori nella vita comune delle persone e, di conseguenza, cambiarne gli atteggiamenti.
Facendo un esempio: se introducessero dei corsi liberi e gratuiti per approfondire le lezioni, si presenterebbero in pochissimi a causa delle "etichette" che alunni desiderano mantenere e dello scarso interesse generale.
Di conseguenza, "cosa vorrei dalla scuola" è un problema secondario, poiché il destino di questi istituti pubblici è solo in mano alla maggioranza della società.
Basta poco!
Cosa vorrei dalla scuola…è una cosa a cui penso spesso e
ogni volta arrivo alla solita conclusione.
La mia scuola ideale
La scuola è, per prima cosa, un diritto di tutti. Essa ci indirizza verso un mondo nuovo, ovvero, verso il cosiddetto mondo del lavoro.
Spesso sentiamo molti, ormai troppi ragazzi che si lamentano di andare a scuola, trovando le lezioni e ogni tipo di attività inutili e noiose.
A mio parere, invece, la scuola aiuta ad avere un bagaglio culturale di notevole spessore, informazioni sempre nuove e ad avere un rapporto e un confronto con i coetanei.
Innanzitutto, in una scuola ideale dovrebbero esserci degli insegnanti competenti, in grado di conoscere fino in fondo la propria materia di insegnamento, spiegandola in diversi modi, sia teorici che pratici e che si soffermi su determinati argomenti che possono risultare più difficili per gli alunni.
Un altro aspetto molto importante riguardo i professori è, sicuramente, il rapporto alunno-insegnante: interagire e cercare di avere un dialogo costruttivo con i propri professori aiuta a maturare, ma anche ad avere un buon rapporto, rendendo, probabilmente, la materia di studio più leggera e gradevole.
Un'altra cosa che desidererei sono le strutture efficienti, ovvero le palestre attrezzate e pulite, aule tecnologiche con computer funzionanti, biblioteche, laboratori scientifici, bagni non intasati e aule con riscaldamento che funzioni.
Alla fine, però, credo che il modo di fare scuola sia influenzato, soprattutto, dagli studenti. Con la voglia di fare ed imparare si porta il livello di conoscenza nettamente superiore, andando avanti anche con il programma prestabilito per ogni anno.
In conclusione, dico solo che la scuola è un bene di tutti, un mezzo per un futuro migliore.
LA SCUOLA
Prima di tutto dobbiamo capire che con la parola scuola intendiamo diverse cose: si parla dell'ambiente,delle persone che la frequentano e quelle che ci lavorano, del materiale al suo interno.
Cosa mi piacerebbe avere della scuola?
In questi anni tante parole si sono spese per dire soltanto:
“Potremmo fare questo…”, “Potremmo cambiare quest’altro”, ma queste frasi sono
rimaste nell’aria, mai scritte da nessuna parte.
La responsabilità, una cosa semplice
Cosa vorrei dalla scuola? Sembra una domanda difficile, ma alla fine basta un po di tempo per rifletterci e la soluzione, che varia da alunno ad alunno, la si trova.
Perchè?
Scuola. Quando si pensa a questa parola, spesso, i ragazzi sbuffano o fanno smorfie di disprezzo. Ci siamo mai chiesti il perchè? Ci siamo mai chiesti perchè a volte gli alunni preferiscono alcuni insegnanti, invece di altri?
COSA PUO' OFFRIRE LA SCUOLA?
La scuola,essendo un ambiente istruttivo,ha bisogno di essere ricca di qualsiasi oggetto che può servire a studenti ed insegnanti.
La scuola è un dovere,non un hobby
Oggi la scuola è diventata un obbligo per tutti ragazzi e fino a che non si è maggiorenni bisogna frequentarla.
Solo che al giorno d'oggi per alcuni è più difficile da affrontare,perchè è cambiata la mentalità giovanile.I ragazzi di una volta diventavano maturi prima,erano ubbidienti e ambiziosi,grazie anche alla rigorosa educazione dei genitori.Era chiaro che bisognava ottenere dei buoni risultati se si voleva puntare in alto.Oggi invece,si trovano dei ragazzi svogliati ed ignoranti,che sprecano il loro tempo a bighellonare e a compiere furfanterie.
Però dato questo pensiero,secondo me,anche la scuola si è un po' elasticizzata.Non dico che sia un male,però influisce sulla mentalità degli studenti e quindi fanno sempre meno di quello richiesto.
Penso che la scuola dovrebbe proporre più programmi,più attività da fare isieme in modo da coinvolgere l'intero corpo studentesco affidandogli maggiori responsabilità rispetto alle solite e monotone lezioni mattiniere.
Penso che se la scuola promuovesse alcune di queste idee potrebbe diventare anche più divertente e i ragazzi la frequenterebbero più volentieri.Però se si vogliono far funzionare bene questi progetti,gli alunni devono dare il loro contributo e impegnarsi tutti i giorni con costanza,concentrazione e ottimismo.
No agli stereotipi
Penso che il tempo che si passa a scuola influisca molto con il futuro di ciascuno. È proprio a scuola che si comincia ad avere il primo approccio vero con il mondo e forse anche la prima idea di un probabile futuro.
VADE RETRO IGNORANZA
L'istruzione è uno dei diritti del cittadino, ma
non sempre questo diritto viene osservato.
LA SCUOLA CHE VORREI
La scuola è il luogo in cui passiamo la maggior parte del
nostro tempo, ma dovrebbe subire alcuni cambiamenti.
L'IMPORTANZA DELLA SCUOLA
Vorrei iniziare questa mia riflessione sull'importanza della scuola dicendo che é un diritto e un dovere di tutti.
Possono essere diversi i modi di immaginare la scuola, potremmo volerla con strutture meno datate con aule moderne attrezzate con lavagne multimediali e computer, scale mobili, ascensori a vetri, palestre polifunzionali e altro oppure potremmo pensarla un po’ più flessibile negli orari, con lezioni che non ti obblighino a rimanere seduto per ore cercando anche di creare in classe una atmosfera meno tesa magari parlando maggiormente e a volte farsi una risata.
Personalmente vorrei altre cose dalla scuola.
Mi piacerebbe una scuola che mettesse al centro l’alunno cercando di capire i suoi interessi, le sue aspirazioni, passare più tempo nei laboratori, fare più musica e meno storia della musica, pittura e meno storia dell’arte e dedicare altro tempo per parlare dei fatti attuali leggendo magari dei quotidiani ,una scuola dove si venisse valuti per l’impegno che ognuno ci mette premiandolo a scapito dei più furbi.
Ma anche noi studenti dobbiamo fare la nostra parte smettendo di pensare di tirare avanti con il minimo sforzo senza fare sacrifici, cercando di copiare o saltare la scuola quando non siamo preparati creando con i professori un dialogo costruttivo.
La scuola è molto importante a volte è noiosa altre allegra, vorresti non andarci quando sai che arriva il voto di una verifica che hai sbagliato ma non vedi l’ora di sapere il voto di quella che hai fatto bene perché sai che ti fa saltare di gioia ma una cosa è certa, la scuola deve preparare il nostro futuro aiutandoci a realizzare i nostri sogni.
Personalmente vorrei altre cose dalla scuola.
Mi piacerebbe una scuola che mettesse al centro l’alunno cercando di capire i suoi interessi, le sue aspirazioni, passare più tempo nei laboratori, fare più musica e meno storia della musica, pittura e meno storia dell’arte e dedicare altro tempo per parlare dei fatti attuali leggendo magari dei quotidiani ,una scuola dove si venisse valuti per l’impegno che ognuno ci mette premiandolo a scapito dei più furbi.
Ma anche noi studenti dobbiamo fare la nostra parte smettendo di pensare di tirare avanti con il minimo sforzo senza fare sacrifici, cercando di copiare o saltare la scuola quando non siamo preparati creando con i professori un dialogo costruttivo.
La scuola è molto importante a volte è noiosa altre allegra, vorresti non andarci quando sai che arriva il voto di una verifica che hai sbagliato ma non vedi l’ora di sapere il voto di quella che hai fatto bene perché sai che ti fa saltare di gioia ma una cosa è certa, la scuola deve preparare il nostro futuro aiutandoci a realizzare i nostri sogni.
martedì 18 marzo 2014
2+2=margherita
In parallelo a questo testo, colgo l'occasione per elaborare anche una mia opinione personale.
Avendo una quantità industriale di tempo a nostra disposizione, perché non pensare?
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