venerdì 28 giugno 2013

QUARANT'ANNI FA

Mi sento sempre attratto dai posti dove sono vissuto, le case e i loro dintorni.
Adoro visitare i luoghi che hanno fatto la mia infanzia: la casa di mia nonna, il bar, il parco e i campi in cui passavo le mie giornate in estate.
Facevo spesso visita ai miei genitori, allora un venerdì d'estate decisi di fare un giro per il mio paese.
Decisi di andare dove c'era la casa di mia nonna. Era un'abitazione un po' diroccata già allora fatta da muri con mattoni a vista, aveva un pollaio ed un orto. Ricordo che ho passato gran parte della mia infanzia da mia nonna, adoravo passare con lei le giornate. Purtroppo, dopo quarant'anni, la casa non c'era più e aveva preso il suo posto un condominio giallo con un giardino intorno. Una grande tristezza si abbatté su di me.
Decisi di proseguire la passeggiare e andare al parco. Non era tanto diverso; erano solo stati aggiunti scivoli e altalene. Un gruppo di bambini che giocava mi riportò alla mente quanto io e i miei amici c'eravamo divertiti.
Poi andai al bar, che non  era molto lontano dal parco. L'esterno era lo stesso: gli stessi muri fatti di mattoni a vista e l'insegna in legno, ma quando entrai mi accorsi che l'arredamento era cambiato: le pareti erano state dipinte, le vecchie foto in bianco e nero tolte e il vecchio bancone in legno sostituito con uno in marmo. Nel bar avevo passato le serate con gli amici da ragazzo.
 Uscii e mi diressi nella parte più nuova del paese e vidi che dove una volta c'erano i campi adesso sorgevano grandi ville.
il tempo riesce a cambiare molte cose, ed è triste scoprire che i luoghi più importanti della tua infanzia adesso non esistono più oppure sono cambiati. 

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