''SBAM''
...era solo il rumore del legno che cadde a terra: quell'ingrato di Pinocchio era tornato e si gettò a sedere per terra.
Sul suo viso era stampato un sorriso a trentadue denti che però durò poco... al mio ''cri-cri-cri'', allarmato, si risse in piedi, non capendo da dove provenisse e cosa fosse quel rumore.
Io lo fissavo un poco divertito, anche se a dir il vero, provavo tanta di quella compassione... povero ragazzo! Di quei cent'anni che ho vissuto in quella fredda e spoglia dimora non avevo mai visto un ragazzino così egoista e senza la capacità di prendere decisioni da solo, senza essere condizionato da altri.
Dopo aver vagato con lo sguardo per tutta la stanza si rese conto che era un grillo che gli parlava, stando sul muro della bianca parete.
Cercai di persuaderlo, di farlo rimanere coi piedi per terra, di non farsi influenzare dagli altri...
Lui? Sentendomi parlare, mi prese in giro, mi sottovalutò, e soprattutto sottovalutò i miei consigli, che come bel sanno tutti i bambini, gli avrebbero fatto comodo!
''senza la scuola caro mio, sei senza cultura! I libri sono importanti, non devi venderli! Per cui, non far preoccupare il povero Geppet...''
Quello stolto di Pinocchio mi aveva lanciato una scarpa in testa, così da dissolvermi e ''colorare'' quella spoglia parete della stanza.
Di me non rimase che una macchia rossa sul muro, quella che in futuro avrebbe fatto riflettere Pinocchio. ''Sbagliando si impara''
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