Salve,io
sono un grillo,anzi ero un grillo. Ma non uno qualunque, sono un grillo
parlante. Ebbene si, il grillo parlante di Pinocchio. Oggi vorrei
raccontarvi,dal paradiso dei grilli, la storia del burattino di legno che
diventò un bambino vero.
Geppetto trattava Pinocchio come se fosse suo
figlio, ma Pinocchio combinava un sacco di guai e di monellerie. Il povero
"padre" non sapeva cosa fare. Stufo delle monellerie di Pinocchio,
decisi di intervenire.
"Cri...Cri...Cri..."
"E tu
chi sei?"
"Sono
il Grillo Parlante!Sono qui per dirti come stanno le cose!!!"
"Spicciati
che domani devo svegliarmi presto!"
"Se
continui a marinare la scuola,diventerai un bel somaro!!!Di conseguenza gli
altri ragazzi si piglieranno gioco di te!!!"
"Grillaccio
del malaugurio!!!"
Ignorai
questo insulto e continuai il mio discorso. Ad un certo punto,Pinocchio si alzò
di scatto,prese un martello di legno e mi colpì in pieno. Per me era finita.
Dopo qualche mese,Pinocchio,non seguendo i miei consigli, continuò a marinare
la scuola,frequentare brutte compagnie;finché un giorno,diventò un somaro con
tanto di orecchie e coda e, ogni tanto gli scappava qualche raglio. Dal
paradiso dei grilli, seguii tutte le vicende di quella testa di legno,pensando
che sarebbe finita di male in peggio dopo aver incontrato
assassini,ladri,rinchiuso in prigione e per ultimo costretto a fare il cane da
guardia.
Ma un bel
giorno,quel burattino umano riuscì a stupirmi:cominciò a provare dolore e
dispiacere per quello che aveva fatto passare al padre e alla Fatina.
Cominciarono a riemergere nella sua mente tutti i consigli che gli avevo dato.
Finalmente, aveva trovato la "coscienza" che è quella
"cosa" che fa riflettere e decidere se essere buono o cattivo.
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