Io e i miei simili non siamo mai stati degli animali " saggi", ma in Toscana siamo molto caratteristici.
Vivo da vent'anni nella povera casa di Geppetto, e non mi sono ancora stancato di abitarci, dopotutto mi piace molto.
Un giorno vidi la tarda ora, e mi chiesi perchè Geppetto non era ancora tornato.
La porta si aprì violentemente , e apparì quel burattino, Pinocchio.
Era molto spaventato. Pensai di sicuro che avesse combinato qualcosa dei suoi terribili pasticci.
Com'era mia abitudine, decisi di dargli una bella lezione.
Scivolai sul muro in modo da essere vicino a lui, faccia a faccia, e cercai nuovamente di fargli capire i suoi sbagli, (visto come si era comportato) , che i "bambini" come lui sarebbero diventati solo degli stupidi, se non fosse andato a scuola; di voler bene a suo padre Geppetto, aiutarlo; di non credere sempre a tutto e a tutti; e di non fidarsi di tutti.
Insomma, mi è toccato un bel compito da fare!
Insegnare a vivere, seguire il bene e il male, dire la verità, spiegare cosa si deve e non si deve fare a un burattino di legno che voglia di ascoltarmi proprio non ne ha.
Non riuscii a finire le mie parole e un colpo inaspettato mi colpì alla testa.
Quel pezzo di legno mi aveva ingannato!
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.