martedì 19 febbraio 2013

La Socca e l'assasino

Io me ne stavo là, solo soletto, aspettando il mio turno... qualcuno doveva prendermi con sè prima o poi. Ogni tanto qualche uccellino picchiettava sulla mia testa e io con uno strillo lo cacciavo via. Venne il giorno in cui un uomo piuttosto anziano mi prese tra le braccia e mi portò via.
Giunsimo in una casa, accogliente e calda. Erano passate alcune ore ed io ero stanco, decisi quindi di fare un pisolino. Sentii nuovamente delle braccia avvolgermi, e una voce dall'accento chiaramente toscano. Parlava fra sé e sé, diceva di voler intagliare la Socca, e che ne avrebbe fatto una gamba per un tavolino. Inizialmente non credetti alle  sue parole... sembrava impossibile per me che qualcuno volesse perpetrare un dolore cosí atroce a me, che non sopportavo un passerotto sulla testa. Il vecchio continuò a borbottare e poi finalmente appoggiai le mie "legnatiche" su un tavolo, era pieno di segatura e di strani oggetti accuminati!!! Ero terrorizzato, quell'uomo era un assassino! L'uomo mi scrutò con attenzione, e poi iniziò ad accoltellarmi! Mi lamentai e il vecchio si guardò intorno... che stolto! Non riusciva a capire da dove provenisse la voce! Cosí pensò bene di continuare l'omicidio, mi lamentai di nuovo e finalmente l'assassino mi guardò un po' spaventato e scelse quindi di mettermi al rogo! Di male in peggio!!! Fortunatamente qualcuno bussò alla porta. Possibile che quell'uomo malvagio avesse degli amici? Un uomo anziano entrò...

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