mercoledì 20 febbraio 2013

l'abbecedario

Era un giorno come gli altri quando un vecchio signore entró nel negozio e mi compró in cambio di una vecchia giacca, da quel momento cominciai una vita avventurosa, ma in tutti gli anni che mancai da casa mia ne sentii la mancanza.
Il primo viaggio che feci fu proprio col vecchio signore, che tutti per strada chiamavano Geppetto. Fu un lungo cammino e il tempo di sicuro non fu dalla nostra: il povero signor Geppetto dopo aver venduto la sua giacca era rimasto in camicia e tremava talmente forte che mi venne su il mal di mare. Questo piccolo inconveniente non ci fermó: io volevo dare prova di essere un degno compagno di viaggio e il signor Geppetto era determinato a raggiungere la sua meta, eravamo una grande squadra! Con grande entusiasmo raggiungemmo la nostra meta: era una piccola casetta, con un fuoco e una pentola disegnati sul cartone, un tavolo e una sedia sulla quale era seduto un mini signor Geppetto. Il mio compagnio di viaggio mi posó sul tavolo, penso che volesse farmi ammirare meglio il panorama ma io ero esausto e appena il signore si giró mi addormentai.
Il giorno seguente fui svegliato dal mini Geppetto che tutto contento mi prese sotto braccio e insieme uscimmo: era il mio secondo viaggio! Il giovane aveva molto entusiasmo e io cominciai a pensare che mi avrebbe portato in un luogo chiamato scuola dove molti altri miei amici mi attendevano ma il mio compagno venne attirato da una musica allegra che a parer mio prometteva solo guai. Seguendo il suono della musica arrivammo all'entrata di una tenda dove su uno sgabello stava seduto un ragazzotto che si mise a parlare con il mini Geppetto. Il mio compagno dopo un paio di minuti mi guardó, mi abbandonó nelle mani dell'ometto cattivo ed entró nella tenda.
Cosí si concluse il mio secondo viaggio, abbandonato da un ragazzetto che non si meritava di aver avuto me al suo fianco anche se per poco tempo.

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