Guardo questa immagine e vedo un libro aperto sulla schiena di un uomo che sembra volare nello spazio infinito forse verso il paradiso o forse verso la libertà e allora mi viene in mente un film che ho guardato alcuni mesi fa con i miei genitori.
Si tratta del film “Le ali della libertà” un’opera che mi ha molto colpito e commosso interpretata in modo impeccabile dai suoi attori.
Il film narra di un uomo, Andy, ingiustamente condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie e del suo amante, quest’uomo in poco tempo vede cambiare completamente la sua vita, rinchiuso in un carcere di massima sicurezza in compagnia di crudeli e spietati delinquenti che lo molestano e guardie carcerarie che con la complicità del direttore del carcere cercano di rendergli sempre più difficile la sua detenzione.
Andy con il passare del tempo, diventa amico con altri carcerati stringendo un forte e sincero legame con un uomo di colore, inoltre s’impegna a far migliorare la vita nel carcere riuscendo a far ingrandire la biblioteca e in seguito aiuta un giovane detenuto a diplomarsi.
Andy però, all’insaputa di tutti, sta anche preparando l’evasione del secolo.
Pazientemente ogni giorno con un piccolo martello, nascosto nella bibbia regalatagli dal direttore del carcere, riesce a scavare una galleria, che partendo dalla sua cella arriva fino alla libertà.
Dopo alcuni anni riesce a completare il suo piano di fuga riuscendo inoltre a impossessarsi dei soldi che il direttore del carcere stava illecitamente appropriandosi.
Una piccola parte di questa somma la nasconde sotto un grande albero è questo il regalo che fa per il suo amico di colore che al termine della pena riesce a raggiugerlo su una spiaggia dove Andy sta sistemando una vecchia barca.
Questo film ha secondo me come tema principale la speranza, quella che devono avere tutti i detenuti condannati ingiustamente o quella che devono avere tutte le persone ancora in attesa di un giusto processo.
Nel nostro paese esiste un problema “giustizia”, spesso i processi sono interminabili, a volte gli imputati sono prima condannati poi assolti poi di nuovo condannati lasciandoci più di un dubbio sulla sentenza finale.
La speranza, quella che ha sempre avuto Andy, è quella di non vedere più persone incarcerate ingiustamente perché la vita è un dono meraviglioso che va vissuto fino in all’ultimo respiro.
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