Tanto per cambiare parliamo un po’ dell’Istruzione italiana..
Premetto che ho introdotto questo argomento parecchie volte in precedenti articoli, ma continuo a perseverare sperando che ci sia qualcuno che “ascolti”. Sicuramente non sono in grado di prendere il posto del Ministro dell’ Istruzione, ma sono in disaccordo su molte modifiche apportate al mondo scolastico.
Sì, “tutti sono bravi a giudicare il lavoro altrui, ma nessuno lo è altrettanto per contribuire a un miglioramento generale ..” parole già sentite. Ma come facciamo noi giovani a farci ascoltare?! Sono una ragazza che partecipa alla manifestazioni studentesche e non me ne vergogno. Certo a Cremona non saranno manifestazioni che fanno tremare la città, ma vogliamo parlare di Roma ? Quella si che è stata una vera rivolta, con la R maiuscola! Eppure.. E’ cambiato qualcosa? Rispondo io a questa domanda: NO. Mi chiedo con che coraggio molti pronuncino ancora le parole “i giovani sono il nostro futuro” , certo, ma quale futuro? Molti giovani se ne vanno all’estero, per forza: in Italia non c’è lavoro! La cosa peggiore però, penso che siano i ragazzi che ignorano tutto, vivono le singole giornate e non pensano al domani.. Vogliamo parlare di professori che fissano verifiche e interrogazioni nei giorni di manifestazione? Chi più ne ha, più ne metta! Se avessi il potere di fare delle modifiche, sicuramente farei tutti quei tagli sul personale della scuola e non diminuirei il numero di ore nei licei, come quello che frequento: penso che sia quasi un insulto dire che i ragazzi del primo anno frequentano un L i c e o. L’unica cosa che mi rincuora un pochino è pensare agli studenti che hanno partecipato alle rivolte, CONVINTI e non per saltare qualche ora di scuola: almeno qualcuno si preoccupa del suo domani! Più che altro, mi chiedo come abbia fatto il Ministro dell’ Istruzione a ignorare tutte le rivolte e gli scontri avvenuti. Studenti che hanno rischiato la vita in piazza, davanti a pattuglie antisommossa cercando di farsi sentire, in qualche modo di prendere parola.. Eppure, nulla: una rivolta che potremmo dire soppressa.
A questo punto se fossi il Ministro dell’ Istruzione mi farei un bell’esame di coscienza.
veramente bello! finalmente fai dato voce alle discussioni di noi studenti in classe! complimenti mimo:)
RispondiEliminap.s. non c'è bisogno di sapere che frequenti le manifestazioni per capire che sei convinta e determinata nel portare avanti il tuo pensiero, basta parlarti per cinque minuti o semplicemente leggere questo articolo per averne la prova!
Grazie per i complimenti, ma come ho già detto continuo a perseverare per farmi "ascoltare" .. Speriamo in bene! (:
RispondiEliminaMimo apprezzo moltissimo la tua determinazione e le tue idee ed è bello sapere che c'è almeno qualcuno che si preoccupa del proprio futuro.
RispondiEliminaComplimenti per l'articolo: è scritto molto bene e sei riuscita a farmi riflettere.
E' già un buon inizio, grazie!
RispondiElimina