L'articolo ha uno stile ironico, si tratta probabilmente di un articolo di una rivista, visto lo stile appunto. Nella prima frase lo scrittore ha cercato di rendere la situazione normale scrivendo: "A tutti capita ecc...", e poi a partire dalla seconda frase stupisce il lettore, spiegando la singolarità dell'evento
. Localizza l'accaduto, Roma; definisce il soggetto: il propietario di un aereo superleggero. Inizia poi l'ironia pura, infatti lo scrittore inserisce la singolarità dell'evento, appunto, in un contesto completamente normale, ma utilizzando parole come "astronavi stellari", "aviatore".
La seconda parte narra delle persone di passaggio che stupire fotografavano l'aereo, e violando la privacy del proprietario e il fatto viene sottolienato perché infatti, dopo, lo scrittore fa come un rimprovero in quanto l'aviatore aveva parcheggiato "regolarmente" (o meglio stando all'interno delle strisce che delimitano il posto di parcheggio) e venne punito, al posto di coloro che avevano fatto un reale "crimine".
Nelle ultime frasi lo scrittore rende pragmatica una cosa che e prevalentemente astratta: la fantasia. " Ti ruba le ali", ma non solo questo, molte altre frasi come " scambiare creativamente", si può intuire tra le righe il messaggio dello scrittore, ovvero: al giorno d'oggi chi possiede un briciolo di fantasia viene discriminato mentre chi magari sosta in terza fila, ovvero quando finisce il posto di parcheggio e gli automobilisti affiancano due auto ai lati; oppure chi fende i pedoni con il motorino, ovvero passando velocemente zizzagando tra un'auto e l'altra si urtano le persone; e infine i furbi che dipingono le striscie blu (che indicano parcheggio a pagamento) di bianco non vengono quasi puniti.
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