Il
24 Agosto, in ricordo della devastante eruzione del Vesuvio del 79 d.C., è
stato organizzato un concerto di beneficenza a cui hanno preso parte artisti
tra i più rinomati nel panorama musicale italiano.
I fondi racconti tramite il concerto sono stati devoluti a favore del restauro completo e della manutenzione dei siti archeologici di Pompei.
L’evento,
il cui titolo colpisce direttamente il tema della memoria, “Pompei in musica, per non dimenticare”,
ha attratto visitatori non solo da tutta l’Italia, ma anche da gran parte dell’Europa.
Il progetto, partito come semplice concerto rivolto a catturare l’attenzione degli italiani, si è presto trasformato in un evento internazionale.
Per
sottolineare il ricordo e la motivazione dell’organizzazione di questo
concerto, sono state distribuite copie del programma serale su particolari
fogli “decorati” con frasi tratte dall’antica lettera di Plinio il Giovane
rivolta a Tacito:
“Altrove era già giorno, là
invece era una notte più nera e più fitta di qualsiasi notte, quantunque fosse
mitigata da numerose fiaccole e da luci di varia provenienza”.
Una
delle migliori esibizioni della serata è, a giudizio unanime, quella del famoso
cantautore Giulio Orcani, il quale ha intrattenuto il pubblico accompagnandosi
solamente con una chitarra e, come sfondo, da uno spettacolare gioco di luci
rosse e gialle, proiettate verso il cielo, distribuite in modo tale da formare
la frase “Pompei per sempre”.
La
sorpresa della serata, di cui nessuno era al corrente, riguarda il pezzo di
chiusura.
Accompagnata da uno spettacolo pirotecnico volto a creare l’idea di “un’esplosione” di luci, la famosa cantante inglese Taylor Heronstairs, accompagnata dal suo fedele piano rosso fuoco, ha emozionato tutti con un brano inedito, scritto esattamente per l’iniziativa: “US Against the World”.
Accompagnata da uno spettacolo pirotecnico volto a creare l’idea di “un’esplosione” di luci, la famosa cantante inglese Taylor Heronstairs, accompagnata dal suo fedele piano rosso fuoco, ha emozionato tutti con un brano inedito, scritto esattamente per l’iniziativa: “US Against the World”.
Durante
tutta la serata, sul grande schermo montato giorni prima, sono stati proiettati
sette dei dieci testi preparati dalla
Scuola Superiore “Plinio il Giovane”, riguardanti l’eruzione e l’idea che
questi studenti si erano creati della raccolta fondi.
Questi
scritti, hanno dato la possibilità agli spettatori di poter assimilare tutte le
informazioni riguardanti l’antica eruzione e le vittime. L’ultima diapositiva,
apparsa una volta terminata l’esibizione di Taylor Heronstairs, era una fugace
immagine dell’Orto dei Fuggiaschi, forse una delle “testimonianze” dell’eruzione
del Vesuvio ancora rimaste, che più colpisce e tende a rimanere impressa.
Durante
tutto l’evento non si ha solo raggiunto la quota prevista per la raccolta
fondi, ma questa è stata anche superata, dando la possibilità di organizzare
nuovi laboratori interattivi legati agli scavi, così da poter assicurare più
coinvolgimento nel mantenimento di opere che fanno e faranno sempre parte della
nostra storia.
(Tratto da: La Repubblica)
bello
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