sabato 4 gennaio 2014

Esistono le amicizie immaginarie?

A cura di Aimo Fabiana.
Giovedì 19 Dicembre, molte mamme italiane hanno partecipato al convegno "Sosteniamo la crescita", tenuto dalla dottoressa Ludovica Rossi esperta psigologa che si occupa principalmente di bambini e adolescenti. Ha rilasciato per tutte le lettrici di Donna Moderna una intervista molto interessante.

Buongiorno dottoressa Rossi, allora lei crede nelle amicizie immaginarie?
Certo, io credo fermamente alle amicizie immaginarie, perché non lasciano mai nessuno da solo, non deludono mai e talvolta sono un esempio per i nostri figli. Io in quanto madre di tre figli non mi sono mai preoccupata del fatto che mio figlio avesse un amico immaginario, é normale in tenera età.
Ecco, lei ha detto "É normale in tenera età", quindi esiste un limite alle amicizie immaginarie?
No, non esiste un limite, ma é necessario fare una distinzione: nei bambini più piccoli, quindi più o meno fino ai sette anni, l'amico immaginario é una presenza costante, il bambino gioca, si diverte e parla con esso. Crescendo l'amico non é più un compagno di giochi, ma piuttosto un modello da seguire, infatti l'amico immaginario riesce in ogni campo, scolastico, sportivo, amoroso. Le differenze di rapporto con esso sono precise,
non vi sono scambi di opinione, forse raramente, ma in realtà é un parlare tra sé e sé. Se però nonostante l'età che avanza il ragazzo ha ancora un fortissimo attaccamento a questo amico, il motivo principale é uno, se ovviamente si escludono malattie che comportano ritardo mentale: il ragazzo non ha amici, é timido, deriso dagli altri. I dialoghi con l'amico avvengono in privato, e il genitore spesso non conosce i disagi che prova il figlio fuori casa.
 Lei cosa pensa riguardo alle madri che vanno immediatamente nel panico quando il loro figlio presenta loro il proprio amico immaginario? Quali consigli può dare loro?
Io penso che queste madri siano eccessivamente assillate dai loro figli e si preoccupano immediatamente, iniziano a smentire il bambino anche in modo piuttosto spiacevole, il che non é un bene. Bisogna fare molta attenzione a non assecondare troppo il bambino, come ad esempio chiedere " Il tuo amico non viene per cena? Dove si trova?" perché così facendo potremmo creare nel bambino una estrema convinzione dell'esistenza dell'amico, infatti il bambino sa per certo che non esiste davvero, ma non vuole accettarlo per ora, e così facendo noi allontaneremmo questo distacco.
L'amico immaginario é per lo più un maschio o una femmina? Quanti anni ha?
Il sesso dell'amico immaginario, é quello del bambino stesso, perché i bambini solitamente tendono a fare gruppi di sole femmine e gruppi di soli maschi, e questo avviene perché il bambino deve ancora definire sé stesso, ha bisogno di qualcuno uguale a lui con
cui confrontarsi, a cui piacciano gli stessi giochi, con cui non litigare, per lo stesso motivo quindi ha anche la stessa età del bambino.
La presenza di un amico immaginario é maggiore nei maschi o nelle femmine?
Recenti studi hanno individuato una maggior percentuale di amici immaginari nei maschi, ma per quanto mi riguarda la presenza o no di esso é dovuta alle relazioni che ha il bambino con gli altri, se i genitori sono molto assenti, non perché é maschio o femmina.
Per concludere, spieghi alle nostre lettrici il valore che ha l'amico immaginario. La ringrazioinoltre per l'intervista così ricca di consigli.
Allora l'amico immaginario é un passaggio fondamentale nell'infanzia di un bambin, ma per fondamentale attenzione non intendo indispensabile, perché infatti potrebbe benissimo non presentarsi, rimane però un passaggui importante, che spesso viene dimenticato dal bambino completamente.

1 commento:

  1. va bene, ma cerca di evidenziare in modo diverso le domande e le risposte

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