"Andrò in panico come sempre", pensava. "A me l'italiano piace moltissimo, la trovo una lingua stupenda, ma pur sempre difficile". E poi c'era l'altro problema: nel pomeriggio aveva un appuntamento con Manuel, il ragazzo più carino della scuola; era ancora molto agitata, quel ragazzo le piaceva ormai da più di un anno ... non voleva fare una brutta figura! Era un’occasione che non poteva assolutamente perdere. “Mi ricordo ancora”, pensava “quando quel pomeriggio d'inverno, mi aveva dato il suo numero dicendomi: Domani ti passo a prendere e andiamo a scuola insieme, che ne dici? Io ero super agitata, ma anche contentissima della proposta; e quella fu l'unica mattina che aspettai con impazienza, di solito la odiavo perché bisognava andare a scuola, svegliarsi presto… Poi c'erano ancora due cose da pensare: cosa indossare e come truccarmi... ” Per questo ci penserà Cecilia, la sua migliore amica; lei è un' esperta di moda e la consiglia sempre. Chanel era molto legata a lei, fin dai tempi dell’elementari; con lei poteva parlare di tutto senza paura di essere giudicata. Non sapeva come fare senza di lei! E poi domani sarebbe stato il 20 marzo, il giorno prima dell'inizio della primavera! Lei adorava la primavera, perché le piacevano tanto le belle giornate, le lunghe passeggiate in riva alla Senna e soprattutto perché mancava poco alle vacanze estive!!! Continuò a rigirarsi nel letto, finché la stanchezza non prese il sopravvento. Si svegliò verso le 6: il sole emerse dalle nebbie sanguigno, striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore. Era il 20 marzo, cioè un giorno prima che cominciasse la primavera la quale non si sentiva ancora da nessuna parte. Pioggia e bufere e gente infreddolita in tutto il paese. A Parigi anche la notte precedente il tempo era stato piovoso e burrascoso. Ora gli uccelli dopo un breve tripudio mattutino ammutolirono all'improvviso. Un brivido di freddo le percorse tutta la schiena. Era arrivato il momento di prepararsi per la scuola; mangiò velocemente una brioches con la nutella, si vestì e andò giù ad aspettare Manuel all’angolo. Lo vide arrivare in fondo alla strada e pensò subito come salutarlo: “Ciao Manuel”… no troppo banale. “Ciao Manu, come va?”… no, non era ancora quella giusta. Ormai era troppo tardi per pensarci: se lo trovò davanti e con un lungo bacio risolse tutti i problemi di Chanel. Poi, da dietro la schiena, tirò fuori un bellissimo mazzo di rose rosse. La giornata, pur con la pioggia, era cominciata molto bene. Chanel era veramente felice.
PER ASPERA AD ASTRA Classe I B LINGUISTICO Liceo Ginnasio Statale"DANIELE MANIN" CREMONA. (ex allievo agente daniele manin agente blogger)
domenica 31 marzo 2013
Un tempo triste, ma un inizio stupendo
Il
buio invadeva la sua camera. Erano circa le 23, ma era ancora sveglia. Mille
pensieri fluttuavano nella sua testa: il compito in classe d’italiano di
domani, l'uscita con Manuel... era molto preoccupata. Sapeva di aver studiato
bene per la verifica, ma era in ansia lo stesso: se la prof le faceva una
domanda che non sapeva?
"Andrò in panico come sempre", pensava. "A me l'italiano piace moltissimo, la trovo una lingua stupenda, ma pur sempre difficile". E poi c'era l'altro problema: nel pomeriggio aveva un appuntamento con Manuel, il ragazzo più carino della scuola; era ancora molto agitata, quel ragazzo le piaceva ormai da più di un anno ... non voleva fare una brutta figura! Era un’occasione che non poteva assolutamente perdere. “Mi ricordo ancora”, pensava “quando quel pomeriggio d'inverno, mi aveva dato il suo numero dicendomi: Domani ti passo a prendere e andiamo a scuola insieme, che ne dici? Io ero super agitata, ma anche contentissima della proposta; e quella fu l'unica mattina che aspettai con impazienza, di solito la odiavo perché bisognava andare a scuola, svegliarsi presto… Poi c'erano ancora due cose da pensare: cosa indossare e come truccarmi... ” Per questo ci penserà Cecilia, la sua migliore amica; lei è un' esperta di moda e la consiglia sempre. Chanel era molto legata a lei, fin dai tempi dell’elementari; con lei poteva parlare di tutto senza paura di essere giudicata. Non sapeva come fare senza di lei! E poi domani sarebbe stato il 20 marzo, il giorno prima dell'inizio della primavera! Lei adorava la primavera, perché le piacevano tanto le belle giornate, le lunghe passeggiate in riva alla Senna e soprattutto perché mancava poco alle vacanze estive!!! Continuò a rigirarsi nel letto, finché la stanchezza non prese il sopravvento. Si svegliò verso le 6: il sole emerse dalle nebbie sanguigno, striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore. Era il 20 marzo, cioè un giorno prima che cominciasse la primavera la quale non si sentiva ancora da nessuna parte. Pioggia e bufere e gente infreddolita in tutto il paese. A Parigi anche la notte precedente il tempo era stato piovoso e burrascoso. Ora gli uccelli dopo un breve tripudio mattutino ammutolirono all'improvviso. Un brivido di freddo le percorse tutta la schiena. Era arrivato il momento di prepararsi per la scuola; mangiò velocemente una brioches con la nutella, si vestì e andò giù ad aspettare Manuel all’angolo. Lo vide arrivare in fondo alla strada e pensò subito come salutarlo: “Ciao Manuel”… no troppo banale. “Ciao Manu, come va?”… no, non era ancora quella giusta. Ormai era troppo tardi per pensarci: se lo trovò davanti e con un lungo bacio risolse tutti i problemi di Chanel. Poi, da dietro la schiena, tirò fuori un bellissimo mazzo di rose rosse. La giornata, pur con la pioggia, era cominciata molto bene. Chanel era veramente felice.
"Andrò in panico come sempre", pensava. "A me l'italiano piace moltissimo, la trovo una lingua stupenda, ma pur sempre difficile". E poi c'era l'altro problema: nel pomeriggio aveva un appuntamento con Manuel, il ragazzo più carino della scuola; era ancora molto agitata, quel ragazzo le piaceva ormai da più di un anno ... non voleva fare una brutta figura! Era un’occasione che non poteva assolutamente perdere. “Mi ricordo ancora”, pensava “quando quel pomeriggio d'inverno, mi aveva dato il suo numero dicendomi: Domani ti passo a prendere e andiamo a scuola insieme, che ne dici? Io ero super agitata, ma anche contentissima della proposta; e quella fu l'unica mattina che aspettai con impazienza, di solito la odiavo perché bisognava andare a scuola, svegliarsi presto… Poi c'erano ancora due cose da pensare: cosa indossare e come truccarmi... ” Per questo ci penserà Cecilia, la sua migliore amica; lei è un' esperta di moda e la consiglia sempre. Chanel era molto legata a lei, fin dai tempi dell’elementari; con lei poteva parlare di tutto senza paura di essere giudicata. Non sapeva come fare senza di lei! E poi domani sarebbe stato il 20 marzo, il giorno prima dell'inizio della primavera! Lei adorava la primavera, perché le piacevano tanto le belle giornate, le lunghe passeggiate in riva alla Senna e soprattutto perché mancava poco alle vacanze estive!!! Continuò a rigirarsi nel letto, finché la stanchezza non prese il sopravvento. Si svegliò verso le 6: il sole emerse dalle nebbie sanguigno, striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore. Era il 20 marzo, cioè un giorno prima che cominciasse la primavera la quale non si sentiva ancora da nessuna parte. Pioggia e bufere e gente infreddolita in tutto il paese. A Parigi anche la notte precedente il tempo era stato piovoso e burrascoso. Ora gli uccelli dopo un breve tripudio mattutino ammutolirono all'improvviso. Un brivido di freddo le percorse tutta la schiena. Era arrivato il momento di prepararsi per la scuola; mangiò velocemente una brioches con la nutella, si vestì e andò giù ad aspettare Manuel all’angolo. Lo vide arrivare in fondo alla strada e pensò subito come salutarlo: “Ciao Manuel”… no troppo banale. “Ciao Manu, come va?”… no, non era ancora quella giusta. Ormai era troppo tardi per pensarci: se lo trovò davanti e con un lungo bacio risolse tutti i problemi di Chanel. Poi, da dietro la schiena, tirò fuori un bellissimo mazzo di rose rosse. La giornata, pur con la pioggia, era cominciata molto bene. Chanel era veramente felice.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ehhh magari succedesse anche a noi :')
RispondiEliminaMi è piaciuto molto, brava!
...ma chanel non doveva incontrare Manuel solo di pomeriggio? :)
Eh si! Grazie mille! Hai ragione, si dovevano incontrare il pomeriggio solo che trovavo molto romantico il bacio prima della scuola e poi perché mi sembrava importante sottolineare una cosa: anche se la giornata era brutta, Chanel l'ha vissuta in modo molto bello e forse qualche volta anche noi dobbiamo pensare positivo e non lasciarci condizionare dal tempo atmosferico! ;)
Eliminahai cambiato improvvisamente la persona dalla terza alla prima
RispondiEliminaattenta!
:)
ok, grazie prof. Il prima possibile lo riscrivo e lo sistemo! ;)
Elimina